Articolo tratto dal numero di novembre 2024 di Forbes Small Giants. Abbonati!
Nel 2021 apre la sua azienda investendo 5 mila euro, nel 2023 fattura 2 milioni di euro. Questa è parte della storia di Vincenzo De Rosa, imprenditore di ventisei anni, fondatore di Shurity, società attiva nel settore della depurazione d’acqua per ambienti domestici e commerciali.
Un presente d’oro, con zero debiti, 11 dipendenti, che non è certo il punto d’arrivo. Tanto meno quello di partenza: la vicenda imprenditoriale di De Rosa trova radici nell’attività di famiglia, il negozio di telefonia ed elettronica dei genitori, dove è cresciuto e dove ha iniziato a lavorare fin da giovane. “Questa non era la mia strada”, spiega Vincenzo. “Non volevo passare i prossimi 30 anni al negozio quindi mi sono laureato in economica e ho iniziato a lavorare per Philip Morris Italia”. Poco dopo, la pandemia da Covid-19 sconvolge il suo percorso professionale: la multinazionale licenzia 400 persone, e Vincenzo si ritrova improvvisamente senza lavoro. Come nelle migliori storie, il presente rivela che questa battuta d’arresto è stata la spinta decisiva verso il successo.
Tornato temporaneamente al negozio di famiglia, ha colto l’occasione per riflettere su ciò che voleva veramente fare. Da questa riflessione è nata l’idea di Shurity, inizialmente concepita come una piattaforma di intermediazione per la vendita di auto e immobili. Tuttavia, il progetto non ha avuto il successo sperato e Vincenzo si è trovato a cercare nuove direzioni. Il punto di svolta è stato un affare per un depuratore d’acqua che saltò all’ultimo momento. “Quell’episodio mi ha portato a studiare il settore, e mi sono appassionato”, racconta. Da quel momento, ha deciso di dare una svolta al progetto di Shurity, trasformandola in un’azienda dedicata alla vendita di depuratori d’acqua.
Nell’aprile 2021, De Rosa prende il coraggio a due mani e si lancia a tempo pieno nella nuova impresa, nonostante la sua inesperienza nel settore. Mentre lavorava ancora part-time al negozio di telefonia, ha iniziato con investimenti in campagne pubblicitarie su Google, mantenendo una strategia commerciale semplice: acquistare e vendere in base alla domanda. I risultati non hanno tardato ad arrivare.
“Da settembre a dicembre 2021, abbiamo fatturato 65mila euro. A inizio 2022, dopo una crescita rapida e costante, ho affittato un piccolo magazzino di 50 metri quadri, ma sapevo che per far decollare davvero Shurity doveva lasciare completamente l’attività di famiglia”. In quell’anno l’azienda ha raggiunto un fatturato di 550mila euro, con solo due persone impiegate. Il 2023 è stato ancora più sorprendente: Shurity ha chiuso l’anno con due milioni di euro di fatturato, un team che oggi conta 11 dipendenti, compresi il padre e la sorella, che nel frattempo hanno chiuso l’attività storica di famiglia aperta da oltre 20 anni. “Abbiamo scaffalature alte oltre cinque metri, non mi sarei mai aspettato di crescere così rapidamente”.
Oggi, Shurity non è solo un rivenditore, ma anche un produttore di depuratori d’acqua e rubinetteria. L’azienda ha aperto il suo primo Shurity Store a Latina nel settembre 2024 e sta valutando l’espansione tramite franchising. Ma l’innovazione non si ferma qui: “Stiamo creando Shurity Service, una piattaforma a livello nazionale che permetterà a chiunque di ricevere assistenza tecnica per i depuratori acquistati”.
Il team di Shurity è composto principalmente da giovani: otto degli undici dipendenti sono under 30, formati internamente dall’azienda. “Mi piace investire nelle persone e vederle crescere insieme all’azienda”, afferma Vincenzo. Con l’espansione dello store a Latina e i progetti futuri in cantiere, Shurity ha in programma di assumere nuove figure, tra cui un project manager ed esperti di marketing, al momento consulenti esterni.
De Rosa si ispira a grandi imprenditori come Jeff Bezos, Brunello Cucinelli e Steve Jobs, figure che, come lui, hanno costruito il proprio successo partendo da zero. “Non mi illudo di raggiungere quei livelli, ma trarre ispirazione da loro mi dà la forza di affrontare le difficoltà”, dice. Nonostante gli inevitabili errori lungo il cammino, Vincenzo ha adottato un approccio pragmatico: “Cerco di gestire i problemi senza ansia e senza rimpianti. Ogni errore è un’opportunità per imparare”.
Per il 2024, Shurity si è posta obiettivi ambiziosi: il traguardo dei tre milioni di euro di fatturato e l’acquisizione di un magazzino di oltre mille metri quadri per sostenere la rapida crescita dell’azienda. “Stiamo espandendo la nostra rete di rivenditori autorizzati in diverse regioni d’Italia”, aggiunge De Rosa. Il tutto partendo da un investimento iniziale di soli 5mila euro, senza alcun prestito bancario. Oggi, dopo appena due anni e mezzo, Shurity è un’azienda in espansione costante, con un magazzino del valore di mezzo milione di euro e una base solida per continuare a crescere.
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