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Le auto di lusso, i beni nascosti e i paradisi fiscali: cosa sappiamo del patrimonio di Bashar al Assad

Aleppo, Hama, Homs e infine Damasco. In pochi giorni un’offensiva di gruppi armati siriani partiti da Idlib, nel nord della Siria, ha preso il controllo dei territori in mano a Bashar al Assad, presidente del paese da 24 anni, che è scappato con la sua famiglia in Russia, secondo quanto affermato da un portavoce di Mosca.

I ribelli siriani hanno trovato Ferrari, Mercedes e Audi nei garage presidenziali durante la loro avanzata. Ma le auto di lusso sono solo una parte della ricchezza di Assad. Il patrimonio della famiglia sarebbe di circa 2 miliardi di dollari, stando a una stima del National Defense Authorization Act 2022 del Congresso degli Stati Uniti.

Il patrimonio di Assad

Le stime sul patrimonio della famiglia Assad sono basate su informazioni open source e parlano di una cifra tra 1 e 2 miliardi di dollari, ma potrebbero essere inesatte. Il Congresso degli Stati Uniti ha affermato di non essere in grado di verificare i dati in modo affidabile. I beni dell’ex presidente siriano e della sua famiglia sono distribuiti e nascosti in numerosi conti, portafogli immobiliari, società e paradisi fiscali offshore. Nel documento del Congresso si legge che tutti i beni situati al di fuori della Siria che non siano stati bloccati o sequestrati sono probabilmente detenuti sotto falsi nomi o da altre persone, per eludere le sanzioni.

Il documento cita che secondo organizzazioni non governative la famiglia Assad gestisce un articolato sistema di società fittizie e no profit, necessarie come mezzo per accedere a risorse economiche e riciclare denaro proveniente da contrabbando, commercio di armi, traffico di droga.

Un’inchiesta del New Yorker riporta che Bashar al-Assad ha sostenuto il suo regime sfruttando l’interesse del Medio Oriente nella produzione del captagon, un’anfetamina chiamata la “droga della jihad”. “L’intelligence dall’interno della Siria ha confermato che la famiglia Assad, e in particolare il fratello del presidente Maher, controllava la fornitura, in partnership con i produttori in Libano”, ha detto Chris Urben della Dea al New Yorker.

La fine di una dinastia

Il regime Assad è durato 54 anni. Nel novembre del 1970 Hafiz al Assad, ministro della difesa, prese il potere con un colpo di stato. Il presidente Nureddin Atassi e il vicesegretario del partito Ba ‘th, Salah al Jadeed furono incarcerati e Hafiz al Asad divenne presidente. Bashar al-Assad fu nominato presidente della Siria alla morte del padre. Il successore avrebbe dovuto essere suo fratello maggiore, che morì a Damasco in un incidente d’auto nel 1994.

Bashar studiava a Londra per diventare oculista. Fu riportato a casa, sottoposto a un addestramento militare alla scuola di Stato Maggiore. Ottenne il comando delle forze di occupazione siriane in Libano nel 1998 e divenne colonnello nel 1999. Fu nominato presidente nel 2000 a 34 anni, anche se la legge stabiliva un’età minima di 40 anni per assumere la carica. Nel 2011 la Primavera Araba investì la Siria e Assad represse le manifestazioni, che degenerarono in una guerra civile. Mantenne il potere grazie al sostegno della Russia, dell’Iran e di Hezbollah.

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