valmont-didier-guillon
Lifestyle

A Barcellona l’incontro fra arte, bellezza e ospitalità firmato Valmont

C’è un nuovo indirizzo in Europa per gli artisti e per gli amanti del bello. È Casa Maxence, nel quartiere di Sarrià a Barcellona, in Carrer de Pomaret, una residenza modernista del 1905 in un fiorente stile Art Nouveau catalano che rende omaggio ai grandi maestri del passato come Gaudí e Joseph Puig, Lluís Domènech i Cadafalch ed Enric Sagnier.

Il calore dell’ospitalità

Il mecenate e artista contemporaneo che l’ha pensata e voluta è Didier Guillon, presidente, proprietario e direttore artistico del Gruppo Valmont, la maison elvetica della cosmesi che annovera i marchi Valmont, L’Elixir des Glacier e Storie Veneziane, e patron di Fondation Valmont. Sì, perché, accanto al mondo del beauty, dei rituali anti-age e dei profumi, da qualche anno l’universo Valmont ha incluso anche il calore dell’ospitalità con la creazione delle Résidences Valmont.

Prendendo spunto dai nomi dei tre figli e facendo appello all’amore per la Serenissima (dove ha stabilito la sua residenza), ecco che nel mondo ci sono Chalet Capucine a Verbier nella sontuosa cornice delle Alpi Svizzere, Villa Valentine a Hydra con vista a picco sul mare, Résidence Bonvicini a Venezia e, appunto, Casa Maxence a Barcellona. Sono luoghi unici per fascino e tradizioni. Vere e proprie location d’eccezione, per accogliere clienti del marchio ed amici della maison.

“L’idea è stata quella di creare dei luoghi fisici, oltre alle boutique, per sperimentare il marchio a 360 gradi e per fare arte. È un modo per far conoscere il nostro universo e avvicinare gli ospiti al legame unico tra arte e bellezza. L’arte è il fil-rouge che mi ha guidato nella decorazione degli interni di tutte le Résidences. A Casa Maxence il tempo sembra fermarsi e l’anima di Barcellona si intreccia alla passione della nostra famiglia per il bello. Casa Maxence è anche un omaggio alla città e al suo fascino misterioso e intramontabile.” 

Uno sguardo a Casa Maxence

Gli interni di Casa Maxence si articolano in un grande living room al piano terra e in quattro stanze distribuite su tre piani, uniti da un’affascinante installazione di maschere veneziane luminose e misteriose che abbraccia tutta la scala. Le quattro stanze rappresentano un omaggio agli artisti cari alla famiglia: Frédéric Amat, Yves Lévêque, Pavel Roučka e lo stesso Didier Guillon, il cui spirito romantico e provocatorio definisce la stanza a lui dedicata.

Sul retro della proprietà si trova un giardino giapponese, uno spazio sereno e minimalista, un’oasi di pace contro il caos urbano. Un luogo contemplativo per alcuni, creativo per altri, dove si assiste a una completa fusione tra arte e natura. In fondo al giardino lo studio ospita invece una splendida scultura a forma di uccello in legno dell’artista francese Quentin Garel ed altre cages di Didier Guillon.

Da notare anche NU, gigantesca opera di Didier Guillon e del talentuoso scultore spagnolo Carles Valverde, che occupa il posto d’onore all’ingresso della residenza. Secondo Didier Guillon: “Come per tutte le altre Résidences Valmont Casa Maxence va ben oltre la nozione tradizionale di ospitalità per diventare un’esperienza artistica, emozionale e immersiva. Un dialogo continuo con l’arte ma anche una legacy per trasmettere concretamente agli ospiti attuali e futuri il sostegno e l’amore della famiglia Guillon per le espressioni artistiche in tutte le sue forme”.

Il living room

Il living room di Casa Maxence è legato a doppio filo alla Fundació Llorens Artigas, creata nel 1989 in memoria del famoso ceramista Josep Llorens Artigas da Joan Gardy Artigas, suo figlio scultore, per difendere la memoria della sua opera e sostenere le vocazioni artistiche, l’educazione alla cultura e l’arte. Un omaggio al dialogo artistico che attraversa le generazioni. Il legame tra Didier Guillon e l’erede della fondazione catalana Isao Llorens Ishikawa continua a nutrirsi attraverso collaborazioni che vanno dalle installazioni di grandi dimensioni alle delicate ceramiche di Fundació Artigas, come la serie Les Vagues, un omaggio all’isola greca di Hydra.

C’è poi la terrazza decorata con insetti metallici, che Isao ha trasformato in eleganti dettagli ornamentali, al giardino che ospita murales colorati di Didier e Isao. Casa Maxence è davvero un luogo speciale, uno spazio unico che celebra la creatività e l’ospitalità e dove l’eco di nomi celebri come Marden, Warhol, Picasso e Miró risuona in ogni stanza. Un modo per non dimenticare le radici pur continuando a esplorare nuovi orizzonti.

Il nuovo profumo Scarface NU1

Intanto è appena arrivata la nuova edizione di Scarface NU1, parfum d’artiste in edizione limitata, creato da Didier Guillon in omaggio ai tre figli Capucine, Maxence e Valentine. “Ho voluto creare una fragranza unisex che celebra la libertà di espressione personale” spiega Didier Guillon “Il termine Scarface riporta l’immagine di una cicatrice, dunque percepita come un’imperfezione. Tuttavia questo segno si trasforma in un simbolo di bellezza non convenzionale, un concetto che va oltre le convenzioni estetiche, abbracciando la complessità delle esperienze individuali”.

Così, il nuovo capitolo Scarface reinterpreta in chiave moderna l’edizione originale. Si apre con la freschezza verde delle foglie di violetta, seguita dalla raffinatezza dell’iris, con il finale legnoso del papiro. Scarface NU1 è soprattutto una creazione artistica. Il flacone è decorato con la scultura NU di Didier Guillon, che trae ispirazione dalle geometrie di Carlo Scarpa, celebre architetto italiano. “Durante una visita a Casa Balboni a Venezia” continua Guillon “sono rimasto affascinato dalle forme classiche di un busto romano, trasformato poi in una creazione astratta che richiama cubismo, minimalismo e il movimento delle avanguardie artistiche sovietiche, suprematismo”. NU è stato realizzato in marmo bianco di Carrara, lavorato da artigiani toscani, con un contrasto dato dal tappo in marmo nero belga. 

La nuova generazione V-Lift

Da quasi 40 anni Valmont è protagonista nella cosmetica cellulare. E quest’anno propone V-Lift, una nuova generazione di trattamenti che promette un effetto lifting innovativo. La nuova collezione V-Lift è studiata specificamente per le “wrinklers”, promettendo una riduzione delle rughe grazie alla tecnologia C-Drone. Una delle maggiori sfide in cosmetologia è garantire che i principi attivi siano veicolati esattamente dove sono necessari. “Valmont ha affrontato questa sfida con la Drone Peptide Technology (DPT), un sistema ispirato alla precisione dei droni”, ha spiegato Sophie Vann Guillon, ceo e creatrice di tutti i prodotti.

“Questa tecnologia sfrutta microcapsule rivestite con peptidi, progettate per legarsi specificamente a determinati recettori della pelle che consente di rilasciare i principi attivi in modo mirato, senza dispersione, potenziando così l’efficacia dei trattamenti. Il cuore dell’innovazione è rappresentato dal C-Drone, un drone di vitamina C incapsulato con ligandi di Matrixyl. Matrixyl è rinomato per le sue proprietà antietà, stimolando la sintesi del collagene per una pelle più compatta e liscia. La combinazione di vitamina C stabilizzata e Matrixyl permette di colpire i fibroblasti in modo preciso, potenziando la produzione di collagene senza deterioramento degli attivi. Now we lift differently”. 

LEGGI ANCHE: Dalla mostra su James Ensor al “Groen Kwartier”: perchè Anversa è la destinazione culturale ideale

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .

Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .