volkswagen
Business

Volkswagen giù in Borsa dopo l’accordo con i sindacati

Volkswagen è scesa in Borsa nelle prime ore di contrattazione dopo l’accordo della scorsa settimana con i sindacati. A Francoforte, il titolo ha perso anche il 3% nella mattinata di lunedì 23 dicembre, prima di una lieve ripresa nelle ore successive.

Che cosa prevede l’accordo tra Volkswagen e i sindacati

Non ci saranno licenziamenti obbligatori, tagli degli stipendi e chiusura degli stabilimenti di produzione. Volkswagen ha raggiunto un accordo con il sindacato dei metalmeccanici Ig Metall riguardo al piano di risanamento proposto per affrontare la crisi che sta colpendo l’azienda e l’intero settore automotive. L’intesa, secondo il cancelliere tedesco Olaf Scholz, è “positiva e socialmente accettabile”.

L’azienda porterà comunque avanti un piano di ristrutturazione per contrastare gli effetti del calo delle vendite. Saranno tagliati oltre 35mila posti di lavoro entro il 2030, attraverso prepensionamenti e uscite incentivate. L’accordo prevede anche la rinuncia ad alcuni bonus in cambio della garanzia occupazionale fino a fine 2030.

Daniela Cavallo, presidente del consiglio di fabbrica di Volkswagen, ha spiegato: “Nessuna sede verrà chiusa, nessuno sarà licenziato per motivi operativi e le nostre tariffe aziendali saranno garantite a lungo termine. Con questi tre punti abbiamo raggiunto una soluzione solida nelle condizioni economiche più difficili”

Quanto conta di risparmiare Volkswagen

Le trattative hanno portato alla definizione di “un contratto collettivo che consente investimenti sostenibili nel futuro della casa automobilistica e allo stesso tempo crea prospettive per i lavoratori e le loro famiglie”, si legge nel comunicato stampa. L’iniziativa punta a un risparmio di oltre 15 miliardi di euro all’anno nel medio termine. La produzione sarà ridotta in cinque stabilimenti. La linea di assemblaggio di Zwickau sarà chiusa e, in futuro, dedicata esclusivamente alla produzione del modello elettrico Q4-e-tron di Audi. Le vetture compatte elettriche Vw ID.3 e Cupra Born saranno trasferite a Wolfsburg, dove, oltre a queste, verrà prodotta anche la nuova Golf elettrica. La ID.4, invece, sarà fabbricata a Emden, mentre la Golf attuale sarà spostata dalla Germania al Messico.

Thorsten Gröger, negoziatore dell’IG Metall, ha commentato: “È con grande responsabilità che abbiamo messo insieme un pacchetto che comprende contributi dolorosi da parte dei dipendenti, ma allo stesso tempo crea prospettive per la forza lavoro”.

L’origine della crisi

Volkswagen, per far fronte al calo delle vendite, stava valutando la chiusura di alcuni stabilimenti. Il responsabile finanziario Arno Antlitz aveva detto: “Stiamo vendendo circa mezzo milione di auto in meno, e ciò equivale alla produzione annuale di due fabbriche. Fabbriche che quindi potrebbero essere chiuse, con relativi licenziamenti”.

L’azienda ha poi dichiarato di voler licenziare migliaia di dipendenti e ridurre gli stipendi degli altri, annullando un accordo aziendale che impedirebbe licenziamenti di massa fino al 2029. Così è iniziato il conflitto tra la casa automobilistica tedesca e il sindacato dei metalmeccanici e sono iniziati gli scioperi dei dipendenti.

LEGGI ANCHE: Cosa succede alla Volkswagen e perché 100mila lavoratori hanno scioperato

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .

Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .