Amplifon laboratorio acustico viaggiante
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Da un sottoscala di Piazza San Babila alla leadership mondiale: i 75 anni di Amplifon

All’inizio del 1950, nell’Italia in fase di ricostruzione del secondo dopoguerra, nasceva Amplifon. La fondazione avvenne in un sottoscala di via Cerva 24 a Milano, nei pressi di piazza San Babila, una sorta di garage ante litteram per creare quella che allora era una startup. Il nome era l’abbinamento delle parole inglesi ‘amplify’ (amplificare) e ‘phone’ (telefono), come inglese era il fondatore dell’azienda: Algernon Charles Holland, ex maggiore dell’esercito britannico, paracadutato sull’Appennino emiliano nel 1944 insieme alla sua brigata per dare una mano alle truppe anglo-americane e alla resistenza italiana a liberare il Paese dal nazi-fascismo.

La fondazione di Amplifon

Holland era un ingegnere, che alla fine della guerra diventò responsabile delle telecomunicazioni per l’esercito alleato nel Nord Italia. Si innamorò dell’Italia, sposò una milanese, Anna Maria Formiggini, e insieme a lei diede vita all’azienda. L’intuizione di fondare Amplifon nacque da un bisogno: in Italia i problemi all’udito erano considerati ineluttabili, non si curavano, ma erano in rapida diffusione anche a causa delle conseguenze dei bombardamenti nel periodo bellico.

Holland si impegnò a insegnare agli italiani a prendersi cura del loro udito, esattamente come già si faceva in Nord Europa in quei tempi. Lo fece, da un lato, portando le cure a casa, prima con camioncini (i cosiddetti laboratori acustici mobili) e poi con l’apertura di una rete di negozi; dall’altro, contribuendo a creare la figura dell’audioprotesista, l’operatore specializzato nell’individuazione e della cura delle patologie uditive che ancora oggi è al cuore del progetto Amplifon.

La crescita globale

L’azienda si diffuse rapidamente in Italia: il primo negozio fu aperto a Milano, il secondo nel centro di Torino, i successivi in numerose altre città in tutte le regioni. A partire dalla fine degli anni ’90, in linea con l’impostazione cosmopolita di Holland, vissuto anche in Argentina, l’azienda avviò l’espansione internazionale, prima in Europa, poi negli Stati Uniti, con l’acquisizione di Miracle-Ear (ancora oggi il principale brand di Amplifon nel paese), quindi in Australia. Nel 2011 il testimone della presidenza è passato a Susan Carol Holland, figlia del fondatore, e l’espansione internazionale ha accelerato ulteriormente.

Nel 2015 è arrivato un nuovo ceo, Enrico Vita, ancora oggi al vertice dell’azienda. Sotto la sua gestione Amplifon ha triplicato i ricavi e ha aumentato significativamente il proprio valore di Borsa, grazie a una strategia fondata sulla combinazione tra crescita organica e acquisizioni, su una customer experience di eccellenza, con un crescente contenuto di innovazione, e a un’organizzazione di talento. Oggi l’azienda ha circa 2,5 miliardi di ricavi annui, 20mila persone e diecimila negozi in 26 paesi. È leader mondiale nel settore retail delle cure dell’udito, con una quota di mercato del 13%.

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