Men At Code – BRANDVOICE | Paid program
Contenuto tratto dal numero di dicembre 2024 di Forbes Italia. Abbonati!
In un periodo di rapido sviluppo tecnologico, cresce la preoccupazione per la disumanizzazione del lavoro. Molti si chiedono: la digitalizzazione minaccia davvero l’essenza del lavoro umano? Secondo un rapporto Censis, sette milioni di italiani hanno paura di perdere il posto a causa dell’innovazione tecnologica. Al contempo, secondo un rapporto di Accenture del 2021, le aziende che adottano tecnologie innovative registrano ricavi cinque volte superiori rispetto a quelle che non lo fanno e l’83% dei leader d’impresa concorda sul fatto che le strategie aziendali e tecnologiche diventando inseparabili e indistinguibili. Questo contrasto mette in luce una frattura tra le percezioni di chi guida le aziende e quelle di chi le vive quotidianamente.
In questo scenario, Men At Code, un’agenzia digitale italiana fondata nel 2016 a Milano, emerge come un ponte tra tecnologia e risorse umane, dimostrando che la digitalizzazione può diventare un potente alleato anziché un avversario.
L’agenzia ha iniziato a sviluppare i suoi primi progetti focalizzandosi su soluzioni tecnologiche per i propri clienti. Nel 2020 è entrata a far parte di W-Group, gruppo multi-brand e multi-mercato di Human Resources Solutions basato sulla creazione di un ecosistema di realtà indipendenti per brand e attività, che è divenuto quindi partner e principale cliente di Men At Code. È grazie a questa importante sinergia che è avvenuto il cambio di paradigma: “Il fine dell’introduzione di strumenti digitali in azienda non è quello di sostituire l’uomo, ma di elevare la qualità del suo lavoro”, afferma Alessandro Noè, ceo e fondatore di Men At Code. L’agenzia oggi ha 25 dipendenti, tutti under 40, di cui 11 di base a Milano, dove la creatività è di casa, e 14 a Brescia, dove pulsa il suo cuore tecnologico.
“Collaborare con Men At Code rappresenta per noi una straordinaria opportunità per integrare soluzioni digitali all’avanguardia con una strategia di valorizzazione delle risorse umane”, ha aggiunto Daniele Paderno, chief information officer di W-Group. “Insieme stiamo costruendo un futuro in cui la tecnologia supporta e potenzia il lavoro delle persone, trasformando ogni dipendente in un agente di cambiamento e innovazione.”
L’agenzia ha collaborato e collabora tutt’ora anche con clienti di prestigio come Albed, L’Espresso ed Eco Store, dimostrando la sua versatilità in vari settori, dal design all’informazione, fino alla sostenibilità ambientale in ambito tecnologico.
Nel panorama attuale, le aziende devono affrontare la crescente necessità di innovazione. Agenzie che offrono soluzioni digitali che possano vincere la sfida dell’innovazione devono offrire soluzioni tangibili. “Vogliamo trasformare i dipendenti dei nostri clienti in supereroi. Questo avviene tramite l’adozione di strumenti digitali che velocizzano e semplificano le attività quotidiane, liberando tempo per compiti più creativi e strategici in cui i lavoratori possano dispiegare i loro superpoteri”. Uno studio condotto da Gallup ha evidenziato che il coinvolgimento dei dipendenti riflette il loro impegno ed entusiasmo all’interno dell’ambiente lavorativo. La ricerca ha scoperto che team aziendali coinvolti generano risultati positivi all’interno delle organizzazioni, stimando che il basso coinvolgimento costa all’economia globale 8.900 miliardi di dollari, ovvero il 9% del Pil globale.
Men At Code non si limita a fornire soluzioni tecnologiche, ma ha anche un forte focus sulla comunicazione. Questo duplice approccio consente non solo di innovare, ma anche di rinnovare l’immagine delle aziende, aiutandole ad attrarre nuovi clienti e fidelizzare quelli esistenti. Questo è fondamentale in un contesto in rapido cambiamento, dove le aziende devono adattarsi continuamente alle nuove esigenze del mercato. “La nostra marcia in più risiede nella capacità di pensare out of the box. Osserviamo le aziende con occhi freschi, senza le limitazioni delle visioni preconcette e delle culture consolidate che spesso possono inibire il cambiamento. La nostra prospettiva esterna e giovane ci consente di proporre strategie di comunicazione innovative, creando una connessione più profonda con il pubblico e migliorando la brand identity”.
Il successo di un’azienda dipende in gran parte dalla valorizzazione delle persone che ne fanno parte. I dipendenti che possono esprimere appieno il proprio potenziale sono più soddisfatti, il che consente loro di sviluppare idee di business e apportare nuova linfa all’azienda. Secondo il report di Accenture Technology Vision 2021, l’88% dei dirigenti ritiene che la democratizzazione della tecnologia sia fondamentale per stimolare l’innovazione all’interno delle organizzazioni. Ma sorge una domanda: perché affidarsi a consulenti esterni quando è possibile dotarsi di professionisti interni per promuovere l’innovazione?
Noè sottolinea che un’agenzia può gestire più progetti contemporaneamente, assegnando professionisti altamente competenti a ciascuno di essi. “Assumere internamente le stesse competenze sarebbe costoso e poco pratico,” afferma. “È più efficace che i dipendenti si concentrino sul core business, lasciando agli esperti esterni il compito di guidare l’evoluzione in termini tecnologici e di comunicazione”.
Tuttavia, Noè mette in evidenza anche i vantaggi di avere professionisti interni, che possono migliorare la coesione culturale e comprendere meglio le dinamiche aziendali. “Quando inizio a conoscere un’azienda cerco sempre di suggerire la soluzione più adatta alla specifica situazione e alla natura del progetto. Una combinazione strategica di risorse interne e consulenti esterni spesso rappresenta la soluzione ottimale, sfruttando al meglio le competenze di entrambi”.
Nel panorama attuale, dove la digitalizzazione è non solo un’opzione, ma una necessità, le aziende devono trovare un equilibrio tra l’adozione di tecnologie innovative e il potenziamento delle proprie risorse umane. Men At Code si propone come un alleato strategico in questo viaggio, dimostrando che il futuro del lavoro può essere non solo tecnologico, ma anche profondamente umano. È il momento di riflettere su come ciascuna azienda possa evolversi, creando un ambiente di lavoro che valorizzi le competenze e l’innovazione.
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