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Bper e l’ops su Popolare di Sondrio: la mossa di Unipol per essere protagonista

Una cosa è certa: non ci stiamo annoiando. Anzi, stiamo assistendo a una delle partite bancarie e assicurative più interessanti e ingarbugliate degli ultimi anni. E l’entrata in scena anche di Unipol ne è la conferma. Il risiko ha preso una strada ormai difficile da fermare, perché, evidentemente, gli interessi in gioco sono tanti. Troppi. E così, ieri sera, è arrivata la nuova mossa a sorpresa: la decisione di Bper di lanciare un’offerta pubblica di scambio volontaria del valore di 4,3 miliardi di euro su tutte le azioni ordinarie di Banca Popolare di Sondrio.

“Questa operazione, basata su logiche industriali, rappresenta un’opportunità unica di creare un gruppo bancario leader in Italia, con due banche complementari che hanno modelli di business coerenti e che condividono gli stessi valori”, ha dichiarato Gianni Franco Papa, amministratore delegato di Bper. “Il nuovo gruppo beneficerà di una scala significativa in termini di clientela, presenza geografica e sinergie, che consentirà di creare ulteriore valore per gli stakeholder di entrambi gli istituti. Sarà un gruppo bancario più solido e forte con un’ offerta di prodotti e servizi più ampia a beneficio della clientela anche grazie a significativi investimenti IT e digitale e con un importante focus sul capitale umano”, ha aggiunto.

Bper e Popolare di Sondrio: il ruolo di Unipol

È però interessante notare due aspetti: le tempistiche e gli attori in gioco. Focalizzandoci sul primo punto, può risultare abbastanza curioso il fatto che sia stata ufficializzata a sole due settimane dall’ops lanciata da Mps su Mediobanca (che coinvolge anche Generali) e in maniera contestuale alla pubblicazione dei conti del 2024 sia di Bper che di Banca Popolare di Sondrio. Inoltre, visto il coinvolgimento indiretto e diretto di Generali in questo risiko bancario assicurativo (caratterizzato in particolar modo dal peso di Francesco Gaetano Caltagirone e la famiglia Del Vecchio), non sorprende che Unipol abbia deciso di non rimanere inerme a guardare. D’altronde stiamo parlando di due dei competitor più forti.

La velocità di risposta e la combinazione di tutti questi fattori risultano abbastanza chiari (trovando una risposta univoca) quando guardiamo l’azionariato di Bper e di Banca Popolare di Sondrio. In entrambe, infatti, Unipol è il maggior azionista – possiede infatti il 24,6% della prima (20% circa in azioni e il restante tramite swap) e il 19,7% della seconda. Inoltre, è proprio la società diretta da Carlo Cimbri che ha indicato quasi la metà del cda della Bper, inclusi il presidente e l’amministratore delegato. Peraltro, c’è un altro puntino da aggiungere. Oltre a essere stato il miglior titolo di Piazza Affari nel 2024 con una performance del 132,74%, Unipol lo scorso anno ha dato il la all’incorporazione della sua compagnia assicurativa UnipolSai.

I dettagli dell’ops

Finalizzata ad acquisire almeno una partecipazione superiore al 50% del capitale sociale di Banca Popolare di Sondrio – anche se l’istituto diretto da Gianni Franco Papa si “riserva di rinunciare parzialmente a tale condizione purché la partecipazione acquisita sia superiore al 35%”- Bper punta a detenere una partecipazione complessiva superiore al 90% del capitale. Dichiarando, contestualmente, “la propria intenzione di non ripristinare un flottante sufficiente ad assicurare le regolari negoziazioni delle azioni di Banca Popolare di Sondrio”.

In termini di cifre, il rapporto di concambio è stato fissato in 1,450 azioni di nuova emissione di Bper per ogni azione esistente di BP Sondrio. Tale rapporto di cambio, ha evidenziato Bper, comporta un prezzo implicito di offerta pari a 9,527 euro per azione dell’istituto valtellinese, ossia un premio pari a circa il 6,6% rispetto al prezzo ufficiale delle azioni rilevato in data 5 febbraio 2025 e un premio del 10,3% rispetto alla media ponderata degli ultimi tre mesi.

Prevista in chiusura nella seconda metà del 2025 (con la piena integrazione entro la fine dell’anno), l’operazione permetterebbe al nuovo gruppo bancario di “continuare la politica di elevata remunerazione degli azionisti, di mantenere solidi coefficienti patrimoniali e una solida qualità del credito senza oneri straordinari per gli azionisti”. Nel dettaglio, l’istituto diretto da Gianni Franco Papa prevede, tra le tante cose, l’incremento dell’utile per azione, con un utile netto atteso al 2027, inclusivo di sinergie, fino a oltre 2 miliardi di euro, sinergie di ricavo stimate a regime fino a circa 100 milioni di euro ante imposte per anno, sinergie di costo fino a circa 190 milioni di euro ante imposte per anno e costi di integrazione di 400 milioni di euro ante imposte una tantum. In merito a ciò, prevede che gli stessi siano sostenuti per il 75% entro il 2025 e per il restante 25% entro il 2026.

La reazione dei titoli

Contrastate al momento le reazioni a Piazza Affari dei tre titoli in gioco. Se Bper sta cedendo circa il 5%, Banca Popolare di Sondrio sta invece guadagnando più del 6%. In positivo di quasi un punto percentuale anche Unipol.

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