OpenAI ha annunciato un nuovo round di finanziamento da 40 miliardi di dollari, guidato da SoftBank. L’operazione dovrebbe portare la valutazione della società a 300 miliardi.
I nuovi capitali, si legge in una nota dell’azienda, serviranno a “spingere ancora più in là le frontiere dell’intelligenza artificiale, a scalare l’infrastruttura di calcolo e a consegnare strumenti sempre più potenti ai 500 milioni di persone che usano ChatGPT ogni settimana”. L’obiettivo di lungo periodo è spianare la strada all’Agi, l’intelligenza artificiale generale, ovvero agenti capaci di svolgere gli stessi compiti intellettuali di un essere umano. La società si aspetta di triplicare i ricavi nel 2025 e arrivare a 12,7 miliardi di dollari.
Un round da record di OpenAI
Il round annunciato da OpenAI è il più grande della storia. Il precedente record apparteneva a Ant Group, che aveva raccolto 14 miliardi di dollari nel 2018.
La nuova valutazione fa di OpenAI la seconda società privata al mondo, dietro la SpaceX di Elon Musk (350 miliardi) e alla pari con ByteDance, la società madre di TikTok. A febbraio Musk aveva fatto sapere di avere offerto – senza successo – 97 miliardi per OpenAI. Ieri ha dichiarato che la sua xAI, sviluppatrice di Grok, vale “almeno 80 miliardi” dopo l’acquisizione di Twitter per 33.
I dettagli dell’investimento
SoftBank ha fatto sapere di avere concordato un investimento di 10 miliardi di dollari a metà aprile e di altri 30 miliardi a dicembre, a condizione che OpenAI completi la trasformazione in società a scopo di lucro entro la fine dell’anno. Per l’esborso da 10 miliardi intende coinvolgere altri investitori, che non ha indicato. Secondo fonti citate dall’agenzia Reuters, sarebbero Microsoft, Coatue Management, Altimeter Capital e Thrive Capital. Qualora la transizione di OpenAI in società a scopo di lucro non si completasse, l’investimento complessivo di SoftBank sarebbe di 20 miliardi.
Secondo una fonte della Cnbc, 18 miliardi saranno destinati a Stargate, il progetto statunitense da 500 miliardi per la costruzione di data center e infrastrutture di calcolo avanzate che coinvolge OpenAI e SoftBank, oltre a Oracle e al fondo emiratino Mgx.
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