
C’è una linea di continuità che attraversa la storia di Zenato, e giorno dopo giorno questo racconto si arricchisce di una visione sempre più internazionale e moderna. L’azienda, nata nel 1960 sulle rive del Garda grazie all’intuizione di Sergio Zenato, è oggi una delle realtà simbolo del vino italiano nel mondo. Con una distribuzione in oltre sessanta Paesi e una crescita costante nei mercati di Nord America, Scandinavia e Asia, il brand rappresenta una delle più solide espressioni del made in Italy enologico.
Una crescita che non nasce dal caso, ma da una strategia di lungo periodo fondata su relazioni durature con partner locali di alto profilo e su investimenti mirati alla qualità e alla sostenibilità.
Negli ultimi anni la famiglia Zenato ha avviato una serie di progetti che segnano un’evoluzione profonda: interventi strutturali in vigna e in cantina per aumentare l’efficienza produttiva, l’attenzione all’impatto ambientale e il controllo dei processi, ma anche iniziative capaci di coniugare ospitalità, cultura e territorio.
Simbolo di questa nuova fase è la guest house in costruzione nel cuore della Valpolicella, che offrirà un’esperienza immersiva tra i vigneti e le botti dove nascono i rossi più prestigiosi. Un luogo pensato per raccontare il vino non solo come prodotto, ma come esperienza, cultura e identità.
Parallelamente, l’azienda continua a investire sull’innovazione produttiva, adottando tecnologie che permettono di ottimizzare la filiera e ridurre i consumi energetici, senza rinunciare alla precisione artigianale che da sempre la contraddistingue. La vendemmia 2025 si preannuncia tra le migliori degli ultimi anni: le condizioni climatiche favorevoli hanno infatti anticipato la raccolta di circa due settimane, garantendo uve sane, profumate e perfettamente bilanciate. Un risultato che conferma la solidità di un modello produttivo capace di adattarsi con intelligenza ai cambiamenti climatici e di mercato.
A guidare questa trasformazione c’è ora Nadia Zenato, figlia del fondatore, oggi tra le voci di riferimento nel panorama enologico del nostro paese. Con lei l’azienda ha saputo fondere la visione classica e quella moderna, mantenendo salde le radici familiari ma aprendosi con decisione al mondo. Ciò ha portato Zenato a nuovi traguardi: dal recente speech al Vinitaly Usa dedicato al ruolo femminile nel vino, alla partecipazione all’Expo di Osaka, dove l’Italia racconterà la propria cultura enologica. Nadia rappresenta la continuità di una storia familiare e insieme la spinta verso una modernità consapevole, in cui il vino diventa strumento di dialogo tra culture.
L’innovazione in casa Zenato non si ferma alla produzione. Con il progetto Sansonina in Laguna, si è scelto di portare l’affinamento delle bottiglie nelle acque della laguna di Venezia, unendo sperimentazione enologica, artigianalità e racconto del territorio.
Un’idea che ha conquistato l’interesse internazionale e rafforzato il posizionamento del brand come interprete originale del Made in Italy. A questo si affianca la Zenato Academy, laboratorio permanente che unisce vino, arte contemporanea e cultura visiva, promuovendo giovani talenti e progetti di fotografia e videoarte. Iniziative che riflettono la stessa filosofia che guida la produzione: autenticità, ricerca e capacità di innovare restando fedeli alle proprie radici.
Oggi il mercato globale del vino premia sempre più i produttori capaci di esprimere un’identità forte e riconoscibile. Zenato ha saputo intercettare questa tendenza con un posizionamento chiaro: vini che parlano del territorio, sostenibili e coerenti, ma pensati per un pubblico internazionale.
La sua crescita nei mercati chiave conferma la validità di una strategia che punta su qualità, autenticità e continuità familiare come elementi distintivi. L’azienda si prepara a consolidare ulteriormente la propria presenza internazionale, rafforzando i legami con i territori d’origine — Lugana e Valpolicella — e investendo nella modernizzazione delle strutture produttive.
La storia dell’azienda è quella di una famiglia che ha saputo evolversi restando fedele ai propri valori, e che oggi rappresenta una delle più luminose testimonianze di come la tradizione italiana possa continuare a crescere, innovare e affermarsi nel mondo.



