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7 novembre 2025

L'effetto IA sui lavoratori americani: le aziende hanno licenziato oltre 1 milione di persone nel 2025

La soglia è stata superata solo in 4 degli ultimi 32 anni: all'epoca dello scoppio delle dot-com, della Grande Recessione e della pandemia
L'effetto IA sui lavoratori americani: le aziende hanno licenziato oltre 1 milione di persone nel 2025

Forbes.it
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Le aziende americane hanno tagliato oltre un milione di posti di lavoro dall’inizio dell’anno, secondo un rapporto pubblicato giovedì 6 novembre, collocando il 2025 tra gli anni peggiori degli ultimi decenni per perdite occupazionali. Il tutto in un contesto in cui imprese stanno adottando l’intelligenza artificiale, la spesa dei consumatori si sta indebolendo e i blocchi alle assunzioni stanno entrando in vigore.

I fatti principali

  • A ottobre i datori di lavoro pubblici americani e privati hanno eliminato 153.074 posti di lavoro, secondo un rapporto della società di servizi professionali Challenger, Gray & Christmas: un aumento del 183% rispetto al mese precedente e del 175% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
  • Dall’inizio dell’anno sono stati tagliati più di un milione di posti, con una crescita del 65% rispetto ai 664.839 licenziamenti annunciati nei primi dieci mesi del 2024 e del 44% rispetto all’intero 2024.
  • Il settore pubblico — responsabile di oltre 300mila perdite — è quello che ha registrato il maggior numero di tagli, seguito dai comparti tecnologico, logistico, retail e dei servizi.
  • Superare quota un milione di licenziamenti in un solo anno è un evento verificatosi solo altre quattro volte negli ultimi 32 anni: nel 2001 (anno dello scoppio della bolla dot-com), nel 2008 e 2009 (in piena Grande Recessione) e nel 2020 (con lo scoppio della pandemia di Covid-19).
  • Andrew Challenger, chief revenue officer ed esperto del mercato del lavoro di Challenger, Gray & Christmas, attribuisce i tagli di ottobre all’adozione dell’intelligenza artificiale, ai tagli di bilancio federali, al calo della spesa di consumatori e aziende e all’aumento dei costi.
  • Lo scorso mese ha registrato il numero più alto di licenziamenti per un ottobre dal 2003, quando nel settore delle telecomunicazioni furono annunciati massicci tagli a seguito della diffusione su larga scala dei telefoni cellulari.

La frase chiave

“Come nel 2003, una tecnologia dirompente sta cambiando il panorama”, ha dichiarato Challenger.

Un dato sorprendente

Secondo Challenger, è insolito vedere così tanti licenziamenti in ottobre, poiché gli annunci di grandi tagli nel quarto trimestre sono diventati meno frequenti. L’arrivo dei social media, afferma, ha reso le aziende più caute nel licenziare prima delle festività, una pratica considerata “particolarmente crudele”.

Che cosa aspettarsi

Challenger prevede un ulteriore indebolimento del mercato del lavoro, poiché chi perde il posto faticherà a trovarne uno nuovo, e non si aspetta una stagione natalizia ricca di assunzioni. Secondo la società, le aziende hanno annunciato finora circa 375mila assunzioni stagionali, il numero più basso registrato entro novembre da quando Challenger ha iniziato a monitorare questi dati, nel 2012.

Il contesto

A causa dello shutdown del governo, sono disponibili pochi indicatori sul mercato del lavoro statunitense, mentre grandi aziende come Amazon, Starbucks, Target e Ups hanno annunciato licenziamenti nelle ultime settimane. Un rapporto pubblicato mercoledì da Adp, però, mostra che l’occupazione nel settore privato è cresciuta più del previsto lo scorso mese. Dopo un calo storico dei salari privati nei mesi recenti, ad ottobre sono stati aggiunti 42mila posti di lavoro. La Federal Reserve ha previsto un indebolimento del mercato del lavoro, ma il presidente Jerome Powell ha dichiarato la scorsa settimana di aver osservato solo un “raffreddamento molto graduale”.

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