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10 novembre 2025
Il nuovo servizio di Bibanca, società del gruppo Bper, offre ai lavoratori un credito fino a 50mila euro per gestire le spese in autonomia e con privacy totale.
Contenuto tratto dal numero di ottobre 2025 di Forbes Italia. Abbonati!
L’inflazione galoppa, lo stipendio non basta più a coprire gli imprevisti ed emergono elementi che indicano una possibile fragilità economica dei dipendenti. In questo scenario, il welfare aziendale non può più limitarsi al bonus benzina o all’abbonamento in palestra. Le imprese che vogliono davvero trattenere i talenti devono offrire una nuova sicurezza: quella finanziaria.
Ma come? Se l’isolamento e l’incertezza post-pandemica hanno acceso i riflettori sul collegamento fra salute e benessere dei dipendenti, il contesto impone ora un nuovo focus. Aumenta il desiderio di maggiore stabilità economica, ma diminuisce la capacità di gestire il proprio denaro. Nel 2024 il 12% della popolazione italiana risulta ancora privo di conoscenze finanziarie di base, con un incremento del 2% rispetto all’anno precedente (fonte: Edufin index 2024). E la ricerca di risposte online sul tema cresce, a conferma che le persone sono alla ricerca di soluzioni: +12% dal 2021 al 2024 (fonte: Osservatorio Edufin Pictet Am 2024).
Quel delicato legame tra successo aziendale e benessere dei dipendenti. Una recente ricerca commissionata da Bibanca, società del gruppo Bper specializzata nel credito al consumo, conferma come ceo e hr manager si dichiarino consapevoli dello stretto legame fra successo aziendale e benessere finanziario dei dipendenti. Ma la fotografia cambia radicalmente passando dalle buone intenzioni ai fatti: solo il 34% degli intervistati afferma di avere già adottato servizi specifici, come percorsi di educazione finanziaria o prestiti a condizioni agevolate. Due su tre rilevano ostacoli quali difficoltà operative o mancanza di budget. Dall’altro lato, la frustrazione dei lavoratori è palpabile: il 76% è insoddisfatto dei benefit finanziari offerti dalla propria azienda e quasi la metà (il 46%) non sa dove reperire informazioni attendibili.
In questo contesto una soluzione concreta e sostenibile è rappresentata, tradizionalmente, dalla cessione del quinto dello stipendio, uno strumento che valorizza il rapporto di lavoro riducendo le garanzie necessarie. Un’opzione che, pur essendo diffusa, può ancora generare timori per l’iter percepito come complesso e rigido.
È qui che entra in gioco Quicash, la soluzione innovativa di Bibanca. che ha ideato un prodotto ibrido, che rompe gli schemi per abbattere le barriere tipiche della cessione del quinto, preservandone i punti di forza. Un paracadute finanziario per i dipendenti delle aziende convenzionate. Mette a disposizione un plafond fino a 50mila euro, utilizzabile in tempo reale e per l’importo necessario, ogni qualvolta si manifesti un’esigenza di spesa. Il dipendente può modulare di volta in volta importo e durata di rimborso secondo le proprie preferenze e, a ogni trattenuta, la liquidità si ricarica. Tutto questo avviene in totale autonomia e nel massimo rispetto della privacy, attraverso la web o mobile app dedicata.
Quicash è una soluzione digitale e self-service. Non è solo un benefit per il dipendente, ma anche un’innovazione che porta vantaggi all’azienda. Grazie all’integrazione informatica con il sistema di gestione del personale (il cosiddetto ‘payroll system’), il processo di attivazione è rapido e senza intoppi. L’azienda viene sollevata da qualsiasi onere o lavorazione manuale, mentre al dipendente è assicurata la massima riservatezza.
Uno dei vantaggi è la velocità: la richiesta del plafond avviene senza bisogno di alcun documento reddituale, grazie all’integrazione diretta con il payroll system. Gli utilizzi sono istantanei. Poi c’è la flessibilità: il dipendente gestisce il plafond direttamente dallo smartphone, effettuando gli utilizzi solo quando ne ha davvero bisogno. L’importo è proporzionato allo stipendio, garantendo una scelta finanziaria sostenibile.
Un altro punto di forza, affermano dalla società, è la convenienza: si pagano interessi solo sull’importo effettivamente utilizzato, con zero spese fisse. Infine c’è la privacy: l’intero processo è conforme al Gdpr e avviene con i più elevati standard di sicurezza. L’azienda non ha accesso ai dati degli utilizzi personali.
“Gli obiettivi in termini di diffusione sono ambiziosi”, spiega il dg di Bibanca, Diego Rossi. “Quicash apre un nuovo paradigma per il mondo dei salary backed loans, altrimenti ancora troppo rigidi e associati alla vecchia idea di finanziamento di ultima istanza. La sinergia con la capogruppo Bper ci offre poi l’opportunità di interloquire molte aziende interessate. L’obiettivo con Quicash non è solo offrire un prodotto finanziario distintivo, ma anche innovare il concetto stesso di benessere in azienda, portando la sicurezza economica dei propri dipendenti al centro delle strategie hr”.