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14 novembre 2025

"Effetto LinkedIn": il 60% dei lavoratori dichiara soft skills che non sa mettere in pratica

Uno studio rivela che c'è una forte discrepanza tra le competenze trasversali che si attestano sulle piattaforme social e i comportamenti concreti nella realtà
"Effetto LinkedIn": il 60% dei lavoratori dichiara soft skills che non sa mettere in pratica

Giulia Zamponi
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Giulia Zamponi

Tutto ciò che viene dichiarato nel curriculum su Linkedin corrisponde alla realtà dei comportamenti quotidiani in azienda? Secondo una stima rilevata da PA360 Training on skills, non è proprio così: molti professionisti dichiarano di possedere soft skills come empatia, comunicazione efficace e gestione dello stress, ma faticano a tradurle in comportamenti concreti nella vita lavorativa.

Nel mondo lavorativo odierno, alle hard skills che contraddistinguono le competenze tecniche, specifiche e pertinenti a una determinata professione, si affiancano le soft skills, competenze trasversali nell’ambito relazionale. Importanti tanto quanto le prime. Comunicazione, problem solving, capacità di lavorare in team, flessibilità e adattabilità, gestione emotiva.

Secondo lo studio, sei professionisti su dieci attestano capacità relazioni sulla carta, che però non trovano riscontro sul lavoro. Si tratta dell’ “Effetto Linkedin”: la distanza tra l’immagine di noi che raccontiamo online sui nostri social e la vera immagine di noi che mettiamo in pratica nel quotidiano.

Uno squilibrio che nasce a monte: molti manager non sono stati formati per gestire relazioni e persone, e quindi riproducono inconsapevolmente modelli di leadership rigidi e poco sani. Ne derivano innumerevoli conflitti, con dipendenti che non si sentono ascoltati e leader che non riescono a comprendere il clima interno ed emotivo. E conseguente calo della motivazione.

Soprattutto per i leader del domani, la Generazione Z, è necessario un forte legame tra la qualità delle relazioni con il proprio manager e la cultura aziendale. Quest’ultima infatti, non può prescindere dalla competenza relazionale: chi guida deve saper ascoltare, leggere le emozioni e dare esempio di equilibrio.

La realtà internazionale e il quadro italiano

A livello internazionale, un’analisi di Gallup rivela la potente relazione tra il coinvolgimento relazionale dei dipendenti e i risultati delle prestazioni aziendali. Le imprese che investono in comunicazione interna e intelligenza emotiva migliorano le performance fino al 20% e riducono il turnover.  Al contrario, il fallimento manageriale è causato spesso dalla mancanza di queste abilità.

In Italia, anche se nel tessuto produttivo la qualità delle relazioni conta di più delle procedure, il quadro non è dei più favorevoli. Infatti, solo il 25% delle aziende prevede percorsi di sviluppo per le competenze socio-emotive e meno di un terzo dei manager è interessato a misurare il clima interno in modo sistematico. Con un capo che non si interessa del clima che si percepisce in azienda, il team si irrigidisce e diventa sempre più frammentato.

L’approccio di una nuova cultura delle soft skills

“Serve una nuova cultura della relazione: insegnare a parlare, ascoltare e dare feedback con la stessa attenzione con cui si insegna a usare un software”, ha dichiarato Michele Petrone, founder & ceo di PA360 Training on skills. La Pmi specializzata in formazione digitale con focus sulle soft e life skills, ha illustrato alcune pratiche per rompere questo schema: prima di tutto l’ascolto vero dell’interlocutore, riconoscere i meriti in pubblico e correggere in privato, privilegiare conversazioni brevi e spontanee invece della classica riunione mensile.

Un altro aspetto fondamentale è mostrare vulnerabilità e ammettere un errore, in modo tale da creare un senso di fiducia, empatia e umanità nel gruppo.

Il focus di PA360 Training on skills

Oggi allenare le competenze trasversali è fondamentale tanto quanto formarsi tecnicamente. Serve un’adeguata formazione per aiutare i team a mettere in pratica queste abilità e ridurre così il gap tra le competenze dichiarate e quelle reali. PA360 Training on skills si occupa di questo: supporta aziende, enti pubblici, università e istituzioni scolastiche nello sviluppo di abilità cognitive, relazionali ed emotive. L’obiettivo è rendere la formazione parte integrante della cultura organizzativa, promuovendo ambienti di lavoro più consapevoli e collaborativi.

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