
L’Assemblea Generale Next Leaders powered by Forbes Italia si è svolta il 14 novembre 2025 al Duomo Space, la sala eventi di Forbes Italia progettata per ospitare incontri ad alto valore strategico. Una location scelta per il suo significato simbolico: un luogo pensato per accogliere le nuove generazioni, favorire il dialogo e stimolare la costruzione di percorsi professionali e associativi basati su competenze, visione e responsabilità.
L’evento, realizzato in collaborazione con Forbes Italia, ha riunito i rappresentanti delle principali associazioni universitarie italiane per un’intera giornata dedicata ai sei valori fondanti della Carta Next Leaders: responsabilità, autocritica, intraprendenza, passione, meritocrazia e ambizione. La moderazione dei panel è stata affidata ai giornalisti Matteo Calzaretta e Antonio Ravenna.
La giornata è stata inaugurata da Nicola Formichella, amministratore delegato di Forbes Italia, che ha ricordato l’essenza del progetto Next Leaders e la sua funzione strategica nel panorama dell’educazione e del talento italiano. «Forbes racconta storie di successo, eccellenze, persone determinate e costanti. Con Next Leaders abbiamo voluto creare un network che vi permetta di ispirarvi e rispecchiarvi in modelli che possano guidare il vostro percorso», ha dichiarato, sottolineando come l’iniziativa sia pensata per avvicinare il mondo universitario a quello professionale attraverso cultura, formazione e connessione.
Con gli interventi di Flavio Errante (astra san raffaele), Marco Trapasso (unilab cattolica) e Vittorio Turrisi (volunteers), il panel ha esplorato la responsabilità come fondamento di ogni leadership autentica. I relatori hanno messo in luce quanto sia determinante imparare a prendere decisioni consapevoli, essere affidabili e riconoscere l’impatto delle proprie scelte sul gruppo e sulla comunità accademica.
Con Marco Poletto (sintrieste), Andrea Ceraulo (intesa universitaria), Dylan Fontana (economics network), Antonio Paoletti (agora unisalerno) e Marco poletto (sim trieste), il panel ha affrontato il tema dell’autocritica come competenza rara ma indispensabile. Poletto ha sottolineato che «siamo tutti troppo egoistici e presuntuosi a giorno d’oggi», ricordando che la capacità di rivedere le proprie scelte e riconoscere i propri limiti è essenziale per crescere come leader e consolidare la fiducia all’interno di un gruppo.
Con Claudia Caporusso (sapienza futura), Matteo Podda (jtn), Paolo Sorrettiello (unisono), Aurelio Bringheli (atreiu messina) ed Emanuela Miriam Sardo (jluc), il panel ha offerto una panoramica autentica di storie, rischi e ripartenze. Podda ha definito l’intraprendenza come «la via di mezzo tra il moto e l’incertezza», mentre Sardo l’ha descritta come «il miglior antidoto alla paura e alla stagnazione». Attraverso esempi concreti, i relatori hanno mostrato come ogni progetto nasca da un’azione, anche piccola, e come l’errore faccia parte del percorso di crescita.
Con Martina Angeloni (nextgen), Giorgio Gottardo (scout consulting), Federico Canterucci (aisf), Giovanni Panarese (ase) e Andrea D’Amico (geparma), il quarto panel ha esplorato il valore della passione come motore della motivazione personale e collettiva. Angeloni ha definito la passione come «la luce negli occhi», mentre Gottardo l’ha interpretata come «vantaggio competitivo della nuova generazione». Panarese ha aggiunto una prospettiva legata alla rappresentanza studentesca, raccontando come la passione sia ciò che spinge a prendersi cura degli altri e a migliorare la vita delle comunità universitarie.
Il quinto panel ha visto protagonisti Andrea Rovera (svolta studenti), Alessio Bargiacchi (gemsa), Gianmaria Ferretti (behound talks), Claudia Radenti (jcom), Ludovico Caprioli (astra iulm) e Veronica Grammaccini (raceup). Rovera ha definito la meritocrazia come «la possibilità di dimostrare chi siamo indipendentemente dal punto di partenza», mentre Ferretti ha osservato che «non esiste una meritocrazia pura, ma solo una meritocrazia umana», limitata dai bias inevitabili delle valutazioni soggettive. Bargiacchi ha insistito sull’importanza di una sana cultura del fallimento, ricordando che il merito non si misura solo nei risultati, ma anche nella capacità di rialzarsi dopo gli ostacoli.
L’ultimo panel ha coinvolto Federico Morello (elsa), Camilla Greco (astra cattolica), Gaia Pirro (j. more), Brando Mazzon (e.c. farm) e Marina Del Rosso (g.e.c.o), che hanno affrontato il tema dell’ambizione come forza propulsiva verso il futuro. Greco ha affermato che «avere un sogno e i mezzi per realizzarlo significa essere ambiziosi», mentre Pirro ha richiamato la celebre espressione latina «per aspera ad astra», sottolineando come la crescita personale richieda sacrificio, coraggio e disponibilità a uscire dalla propria comfort zone.
Nel pomeriggio, Erik Petersen e Giulia Zoia del team Next Leaders hanno presentato alle associazioni le iniziative in programma per il semestre successivo: nuove collaborazioni, contenuti editoriali, attività formative, eventi e occasioni di confronto tra studenti e mondo professionale.
A seguire ha avuto luogo l’intervento congiunto di Danilo Iervolino, editore di Forbes Italia, e Marcello Albergoni, country manager di LinkedIn Italia: un dialogo approfondito sulla leadership del futuro, su ciò che le aziende cercano oggi e sulle competenze necessarie per competere in un mercato globale in continua trasformazione.
Iervolino ha aperto con un forte richiamo al ruolo del capitale umano: «Il capitale umano è la vera infrastruttura strategica dell’Italia dei prossimi dieci anni». Ha parlato della leadership come un’attitudine quotidiana, fatta di studio, disciplina, creatività e resilienza. «Essere leader significa studiare più degli altri, ascoltare più degli altri, cadere più degli altri e rialzarsi sempre con un’idea nuova», ha dichiarato, aggiungendo che «la curiosità è il vero acceleratore della carriera».
Ha poi posto l’accento sul valore dell’errore come strumento di apprendimento: «Non abbiate paura di sbagliare. Abbiate paura di non provarci. Il fallimento è spesso il miglior mentore». Ha infine riaffermato l’impegno di Forbes Italia nell’accompagnare la nuova generazione attraverso percorsi di crescita, visibilità e confronto: «Siamo qui per darvi strumenti e spazio, per amplificare la vostra voce. Next Leaders è un percorso che costruiremo insieme».
Albergoni ha proseguito portando la prospettiva del mercato del lavoro contemporaneo. «Oggi non basta avere un buon curriculum: servono adattabilità, pensiero critico, capacità di apprendere e di disapprendere», ha affermato. Ha evidenziato come le soft skill — comunicazione, collaborazione, spirito imprenditoriale — siano oggi determinanti almeno quanto le competenze tecniche. «Non vincono i più forti, vincono i più veloci a cambiare», ha osservato.
Ha poi ricordato il ruolo centrale del network professionale: «Il network è uno degli asset più importanti nella carriera di ciascuno, ma funziona solo se è autentico». Albergoni ha invitato i presenti a utilizzare LinkedIn non come vetrina statica, ma come leva attiva di crescita: «Non limitatevi a osservare. Raccontate ciò che imparate, fatevi vedere, entrate nelle conversazioni».
Il loro intervento ha offerto una visione integrata della leadership del futuro: studio, merito, curiosità, resilienza e capacità di costruire relazioni solide.
La giornata si è chiusa con i ringraziamenti agli sponsor e ai partner che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento, confermando il ruolo di Next Leaders come piattaforma di crescita, dialogo e confronto tra università, imprese e istituzioni.
Il tradizionale networking dinner finale ha dato spazio al dialogo informale tra associazioni, alla nascita di nuove connessioni e alla condivisione di idee e progettualità. Un appuntamento centrale per consolidare la community e favorire collaborazioni future.
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