L’espansione della startup nei principali mercati Ue si intensifica grazie al nuovo finanziamento e al supporto di Paolo Maldini, che ha scommesso sulla società
Flatpay, la fintech danese che offre terminali pos a costo fisso pensati per piccoli esercenti, è diventata un unicorno. La società, fondata nel 2022 e arrivata in Italia lo scorso anno, è oggi valutata 1,5 miliardi di euro dopo aver chiuso un round da 145 milioni guidato da Avp, con la partecipazione di Smash Capital e degli investitori già presenti nel capitale. Anche il mercato italiano ha avuto un ruolo nella crescita, dove la startup può contare sul sostegno di Paolo Maldini (ex capitano del Milan), entrato come investitore nella divisione locale.
Fatti principali
- Flatpay ha raccolto 145 milioni di euro in un round guidato da Avp, con Smash Capital e investitori esistenti.
- La valutazione post-money ha raggiunto 1,5 miliardi di euro, portando la società nello status di unicorno.
- Il modello di business si basa su pos a canone fisso, senza costi variabili, pensati per micro e piccole imprese.
- Paolo Maldini è tra gli investitori della divisione italiana, contribuendo alla crescita del brand nel mercato locale.
La crescita in Italia
Dopo la nascita nel 2022, Flatpay ha costruito la propria crescita concentrandosi su una proposta radicalmente semplificata: un POS portatile con un modello a canone fisso e trasparente, senza commissioni variabili e senza costi nascosti.
Questa struttura ha consentito all’azienda di inserirsi rapidamente nel segmento dei piccoli esercenti europei, una categoria spesso trascurata dai grandi operatori dei pagamenti digitali. La storia di Flatpay è iniziata proprio nel 2022, quando Sander Janca-Jensen, Rasmus Hellmund Carlsen, Peter Lüth e Rasmus Busk hanno fondato la startup a Copenaghen con l’obiettivo di rivoluzionare il mercato danese dei pagamenti. La strategia ha funzionato: Flatpay ha esteso il proprio mercato dalla Danimarca a Finlandia, Francia e Germania, fino all’Italia, dove l’apertura della sede di Milano nell’estate 2024 ha rappresentato un passaggio decisivo.
L’ultimo round
Il nuovo round da 145 milioni di euro ha portato Flatpay a una valutazione di 1,5 miliardi di euro, consolidandone lo status di unicorno. La società destinerà il capitale all’espansione nei Paesi già attivi e all’ingresso in nuovi mercati dell’Unione Europea. L’Italia è considerata una divisione strategica non solo per i risultati ottenuti, ma anche per l’effetto reputazionale legato all’ingresso di Paolo Maldini tra gli investitori di Flatpay Italia.
Il coinvolgimento dell’ex capitano del Milan ha offerto un impulso alla visibilità del brand, contribuendo ad accelerare la penetrazione del servizio presso il pubblico dei piccoli commercianti. Attualmente, il fatturato previsto per il 2025 è stimato intorno ai 125 milioni di euro e la società impiega già 1.400 dipendenti a livello globale. Nei piani della società c’è una crescita molto più ampia: entro il 2029 Flatpay intende aumentare di dieci volte sia i ricavi sia il numero dei lavoratori a tempo pieno.