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2 dicembre 2025

Cosmetici, gemelli digitali ed energia: tre esempi concreti di come l'IA generativa cambia il business

“L’IA sarà essenziale anche nel reimmaginare il business delle medie e piccole imprese", dice Mauro Macchi, ceo Emea di Accenture
Cosmetici, gemelli digitali ed energia: tre esempi concreti di come l'IA generativa cambia il business

Gabriele Di Matteo
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Gabriele Di Matteo

“L’intelligenza artificiale porterà un cambiamento epocale nelle grandi corporation, ma sarà essenziale anche nel reimmaginare il business delle medie e piccole imprese. Il mercato delle pmi, così ricco di energia e talenti nel nostro Paese, deve cogliere questa occasione unica. In Accenture stiamo investendo da oltre due anni in IA generativa per aiutare le strutture di ogni dimensione, sia pubbliche che private, a migliorare la produttività in questo periodo altamente competitivo”. Mauro Macchi, ceo Emea di Accenture, presenta una serie di casi pratici di aziende che, adottando l’IA generativa, stanno trasformando il business. L’evento è coordinato da Jan van den Bremen, che segue la tecnologia per il gruppo Accenture a livello europeo.

“Posso citare il caso di banche europee che hanno visto raddoppiare la propria clientela business, dopo l’adozione di un modello commerciale basato su IA generativa”, continua Macchi. “Abbiamo anche aiutato un leader europeo nel settore della manifattura che ha tagliato il tempo per compiere ispezioni su oltre un centinaio di impianti da intere settimane a pochi minuti”.

I casi pratici esposti nello showcase europeo che Forbes ha seguito riguardano tre settori chiave per lo sviluppo degli agenti IA: la cosmesi, con la startup Noli (L’Oréal), la robotica, di Kion e l’energia, con la spagnola Repsol. 

La rivoluzione cosmetica

“Ogni anno un miliardo di sterline in acquisti di prodotti di bellezza viene sprecato”, denuncia Amos Susskind, ceo e cofondatore della startup Noli, che ha sede a Londra ed è sostenuta dal gruppo L’Oréal. “In questo settore ci sono troppi consigli contrastanti che confondono i consumatori, i quali finiscono per acquistare prodotti sbagliati per le loro esigenze. Abbiamo sviluppato, in collaborazione con Accenture, algoritmi di IA generativa che ci permettono di dare consigli mirati e personalizzati agli utenti. Basta andare sul sito di Noli ed esporre il proprio viso allo schermo: il sistema di IA analizza il volto e consiglia una serie di prodotti basandosi su dati raccolti in un vasto database. È questa la via corretta per proporre un trattamento mirato e non casuale”.

Il gemello digitale

Per reinventare logistica e la supply chain con l’IA, Kion collabora con Accenture usando un modello basato su Nvidia Omniverse, che permette di create un gemello digitale del robot reale. “Per arrivare a costruire un ambiente magazzino ideale stiamo addestrando robot fisici in un ambiente virtuale affiancandoli a un ‘digital twin’, un gemello molto più veloce del suo collega reale”, spiega il ceo di Kion, Rob Smith. “Questo ci aiuta a capire in tempi rapidi qual è il percorso più efficace per costruire una valida supply chain. Abbiamo mostrato recentemente questo modello a Shanghai, nella fiera mondiale dell’automazione, dopo averlo annunciato al Ces di Las Vegas”.

Energia agentica

Dalla Spagna arriva la testimonianza di Juan Manuel Garcia, cio e cdo di Repsol, azienda nata a Madrid nel 1944, che simboleggia il passaggio dall’industria tradizionale a quella digitale, fino a quella basata su IA agentica.

Il caso Repsol mette in luce quanto sia essenziale la presenza degli umani in un processo di ottimizzazione basato sull’intelligenza artificiale: “I modelli agentici che stiamo adottando eseguono compiti in stretta collaborazione con i nostri dipendenti, reinventando i flussi di lavoro e migliorando la produttività”, dice Garcia. Repsol punta così a un’espansione nel mercato globale dell’energia. 

Dubbi e risposte 

Ma quali programmi bisogna seguire per rendere l’applicazione dei modelli di IA pop e integrarli nei processi aziendali, senza difficoltà e senza creare panico nei dipendenti? “L’esempio migliore”, precisa Macchi, “arriva dall’introduzione delle app negli smartphone, che in pochi anni hanno abilitato un’infinità di nuovi business e facilitato la vita a miliardi di persone. Introdurre l’IA in un’ impresa non è un’operazione plug and play. La promessa è reale, ma bisogna reimmaginare tutti i processi per sbloccare le potenzialità dell’IA: con il nostro programma europeo LearnVantage facciamo training a milioni di persone. Puntiamo a un modello innovativo, umano, responsabile ed europeo”.

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