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3 dicembre 2025

La piattaforma digitale di Rosa Di Caprio: l'uso dell'IA per generare proposte in più lingue

L'avvocato specializzato in diritto di famiglia ha ideato soluzioni che uniscono esperienza tradizionale e nuove tecnologie
La piattaforma digitale di Rosa Di Caprio: l'uso dell'IA per generare proposte in più lingue

Forbes.it
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Contenuto tratto dal numero di novembre 2025 di Forbes Italia. Abbonati!

Rosa Di Caprio, avvocato specializzato in diritto di famiglia, ha ideato una piattaforma che usa l’IA per generare proposte in più lingue e garantire il rispetto delle norme di tutti i paesi

“Le procedure di divorzio stanno cambiando volto, con le riforme legislative che hanno accolto i cambiamenti della società e oggi puntano su soluzioni più rapide, sostenibili e meno traumatiche”. Così Rosa Di Caprio, titolare a Napoli dello studio legale che porta il suo cognome, specializzato in diritto di famiglia. “Cresce l’uso della mediazione, aumenta la consapevolezza che il conflitto in tribunale spesso lascia cicatrici più profonde della rottura stessa”, racconta.

Intanto si fa spazio la dimensione internazionale. Coppie di nazionalità diverse, figli che studiano all’estero, genitori che si trasferiscono per lavoro. Le regole non sempre dialogano tra loro e il rischio di paralisi giudiziaria è concreto. “Per questo la professione legale deve innovarsi: non basta più conoscere le norme, serve trovare strumenti che rendano i percorsi più certi, veloci e umani.
Il mio lavoro quotidiano va in questa direzione, con un approccio che unisce esperienza tradizionale e nuove tecnologie”, sottolinea Di Caprio. La quale ha preso atto della situazione e ha lavorato per trasformare la complessità del diritto internazionale di famiglia in un linguaggio comprensibile dalle macchine, coadiuvata da legali esperti in materia. “Ho depositato un brevetto negli Stati Uniti riguardante una piattaforma digitale che utilizza l’intelligenza artificiale per comporre conflitti familiari oltre confine”, spiega.

Il sistema raccoglie le informazioni, le traduce in regole giuridiche leggibili da un algoritmo e genera proposte di accordo già pronte in più lingue, con la garanzia di rispettare le normative di ciascun paese coinvolto. “È come avere un traduttore universale delle leggi, capace di proporre soluzioni giuste e veloci. Non vuole sostituire l’avvocato, ma metterlo nelle condizioni di aiutare meglio le famiglie, evitando contenziosi infiniti”.

Un altro filone sul quale è impegnata la professionista riguarda il tema della bigenitorialità. “Non va inteso come uno slogan, piuttosto come il diritto dei figli a non dover scegliere. Nel mio libro La battaglia dei papà ho raccontato storie di uomini che hanno dovuto lottare per restare padri a tutti gli effetti, ma anche di figli che hanno pagato il prezzo più alto. Questo impegno non si ferma nei tribunali: lo porto avanti ogni giorno sui social e nei miei interventi pubblici, perché credo che una cultura condivisa della bigenitorialità sia l’unico vero antidoto ai conflitti”, conclude.