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4 dicembre 2025

Una startup italiana ha raccolto 1,2 milioni di euro per ricostruire gli incidenti stradali con l'IA

L'azienda sviluppa una piattaforma che aiuta le compagnie assicurative ad analizzare la dinamica ed evitare le frodi
Una startup italiana ha raccolto 1,2 milioni di euro per ricostruire gli incidenti stradali con l'IA

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Liablix, startup italiana che usa l’intelligenza artificiale per automatizzare l’analisi degli incidenti stradali, ha raccolto 1,2 milioni di euro in un round di finanziamento pre-seed guidato da Dff Ventures. Hanno partecipato anche Fj Labs, Plug&Play e alcuni angel investor.

Che cos’è Liablix

Liablix è stata fondata da Davide Castellucci, ex tech lead di un’importante società di consulenza nel campo dell’IA, Filippo Begani, esperto di ricostruzione degli incidenti e docente di sicurezza stradale, e Davide Moricoli, ingegnere informatico con un’esperienza imprenditoriale alle spalle.

La sua piattaforma usa IA, tecnologie di ricostruzione 3D e simulazione fisica per aiutare le compagnie assicurative e i loro collaboratori ad analizzare gli incidenti e individuare le frodi. In particolare, trasforma le foto dei veicoli danneggiati e i dati dell’incidente in una ricostruzione 3D, per determinare la dinamica e le responsabilità. L’idea è quella di eliminare gli errori e le interpretazioni soggettive che possono minare l’analisi umana delle responsabilità, fornendo valutazioni automatizzate, verificando la compatibilità dei danni sui veicoli e la coerenza tra le lesioni dichiarate e la dinamica dell’incidente.

La responsabilità, scrive l’azienda in una nota, è il principale driver finanziario nei flussi delle assicurazioni e le frode possono alterarlo in modo significativo, con costi stimati tra 6,8 e 9,3 miliardi di dollari. I risultati prodotti dalla sua tecnologia, sottolinea, sono legalmente ammissibili e possono essere usati in tribunale.

L’operazione

Il finanziamento dovrà sostenere l’espansione internazionale di Liablix e nuove assunzioni. I fondatori fanno sapere che stanno già integrando clienti assicurativi con ricavi superiori al miliardo di euro e hanno già più di 100 periti attivi sulla piattaforma.

“Il nostro obiettivo è innovare un mercato altamente specializzato, applicando fisica avanzata e costruendo software eccezionalmente difficile da replicare”, ha dichiarato Moricoli, che ha il ruolo di cto. “I segnali di domanda sono chiari, ma la complessità tecnologica necessaria per risolvere questo problema è storicamente altissima”.