Amazon segue le orme degli altri giganti tech e dà il via a un nuovo frazionamento delle sue azioni, con il rapporto di 20 a 1, lo stesso scelto solamente il mese scorso da Alphabet, casa madre di Google. Sommata all’autorizzazione del cda di un nuovo buy back per un valore di fino a 10 miliardi di dollari, la decisione ha inevitabilmente spinto al rialzo il titolo a Wall Street.
Fatti principali
- Subito dopo la chiusura di Borsa di mercoledì 9 marzo, Amazon ha annunciato un nuovo frazionamento azionario (stock split). Questa volta con il rapporto di 20 a 1, lo stesso scelto a febbraio da Alphabet. Recentemente anche Tesla (agosto 2020) e Apple (luglio 2020) hanno optato per un nuovo frazionamento delle loro azioni, rispettivamente con un rapporto di 5 a 1 e di 4 a 1.
- Il frazionamento prenderà forma a partire dalla seduta di lunedì 6 giugno e garantirà agli investitori di Amazon di ricevere 19 azioni aggiuntive per ogni azione attualmente in possesso.
- Il cda di Amazon ha anche autorizzato la volontà di acquistare azioni proprie (buy back) per un valore fino a 10 miliardi di dollari.
- Alla luce di queste novità, ieri il titolo Amazon ha guadagnato a Wall Street il 5,5%. Segno che gli investitori hanno apprezzato le nuove mosse della società fondata dal secondo uomo più ricco al mondo, Jeff Bezos.
Aspetto sorprendente in casa Amazon
Amazon non dava il via libera a uno stock split dal 1999, anno in cui effettuò due frazionamenti azionari: il primo con il rapporto di 2 a 1 e il secondo con un rapporto di 3 a 1. Non venendo intaccata dalla famosa bolla delle dotcom.
Perché frazionare le azioni?
Dato che il frazionamento azionario consiste sulla divisione di un’azione in più titoli, il valore delle partecipazioni è lo stesso, ma in porzioni più piccole. Dando quindi la possibilità anche ai piccoli investitori individuali di poter comprare azioni Amazon a prezzi più sostenibili, come anche evidenziato nella nota ufficiale dalla stessa società. “Questo frazionamento darebbe ai nostri employees una maggiore flessibilità nel modo in cui gestiscono il proprio capitale in Amazon e renderebbe il prezzo delle azioni più accessibile per coloro che desiderano investire nell’azienda”.
Infatti, se attualmente una singola azione vale quasi 3mila dollari, al momento dello split avrebbe un valore di circa 150 dollari. Decisamente più in linea con i portafogli dei piccoli investitori. Attenzione: questo non significa che il titolo costi meno, perché i fondamentali della società e il prezzo delle azioni non cambiano. Così come la capitalizzazione di mercato. D’altronde, se ho diviso in più parti un panino, avrò riunendole lo stesso e intero panino, non qualcosa in più.
L’obiettivo delle aziende è inevitabilmente quello di aumentare la propria liquidità di mercato. Perché appunto più basso è l’importo per comprare azioni, più facilmente posso acquistare e vendere azioni di quel titolo. Non è, quindi, un caso se lo stock split viene effettuato dalle società che hanno visto crescere a dismisura il prezzo delle proprie azioni. “Quando osserviamo una società come Apple e guardiamo il valore di un investimento subito dopo un frazionamento azionario, non cambia la ricchezza dell’investitore. Quello che si nota sono differenze nel volume degli scambi del titolo che potrebbero essere legate al flusso di notizie”, dice Ian Tam, direttore della Investment Research di Morningstar Canada. “Per gli investitori a lungo termine, un frazionamento azionario non influisce sul valore fondamentale dell’azienda o sulla ricchezza in che si trovano in tasca”.
Il vantaggio dello stock split
Secondo i dati della Bank of America le società che hanno annunciato un frazionamento azionario hanno visto crescere il proprio titolo in media del 25% a distanza di 12 mesi. Quello che a Forbes Neil MacNeale III, consulente per gli investimenti specializzato in frazionamenti azionari, MacNeale, identifica come il “vantaggio del frazionamento azionario”.
La crescita di Amazon in 5 anni
Guardando ‘solamente’ agli ultimi 5 anni, il titolo di Amazon è cresciuto del 245%. Con il prezzo delle azioni che è volato da 852,31 dollari per azione a 2.936,35 dollari per azione. Per una capitalizzazione di mercato pari a 1,4mila miliardi di dollari.
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