Dopo il robot operaio che sposta gli oggetti nei cantieri realizzato da Boston Dynamics e quello firmato Elon Musk in grado di costruire altri robot, arriva il robot velocista. Gli ingegneri meccanici della Ucla Samueli School of Engineering hanno sviluppato un robot umanoide a grandezza naturale con una tecnologia unica nel suo genere.
Le caratteristiche di Artemis
Artemis (che sta per Advanced robotic technology for enhanced mobility and improved stability) è stato progettato dai ricercatori del RoMeLa dell’Ucla, come robot umanoide per uso generale, con particolare attenzione alla locomozione bipede su terreni irregolari. Alto 1 metro e 46 centimetri e con un peso di 187 chili, è in grado di camminare su superfici instabili, correre e saltare. Artemis è in grado di rimanere fermo anche se spinto con forza o disturbato in altro modo.
Durante i test in laboratorio, Artemis è riuscito a camminare a 2,1 metri al secondo, il che lo renderebbe il robot umanoide più veloce al mondo, secondo i ricercatori dell’Ucla. Si ritiene inoltre che sia il primo robot umanoide progettato in ambito accademico in grado di correre, e solo il terzo in assoluto.
Il robot con i muscoli
La principale innovazione del robot è che i dispositivi che generano i suoi movimenti sono stati progettati per comportarsi come i muscoli biologici. Sono elastici e controllati dalla forza, al contrario degli attuatori rigidi e controllati dalla posizione che hanno la maggior parte dei robot.
“È questa la chiave dell’eccellente equilibrio del robot mentre cammina su terreni irregolari e della sua capacità di correre, staccando entrambi i piedi da terra mentre è in movimento”, ha dichiarato Dennis Hong, professore di ingegneria meccanica e aerospaziale dell’Ucla e direttore di RoMeLa. “È un robot unico nel suo genere”.
Equilibrio e orientamento
Un altro importante passo avanti è rappresentato dal fatto che gli attuatori di Artemis sono azionati elettricamente, anziché controllati dall’idraulica. Di conseguenza, il robot fa meno rumore e funziona in modo più efficiente rispetto ai robot con attuatori idraulici, oltre a essere più pulito, perché i sistemi idraulici sono noti per le perdite di fluidi.
La capacità di Artemis di rispondere e adattarsi a ciò che rileva deriva dal suo sistema di sensori. Su ogni piede sono presenti sensori di forza progettati su misura, che aiutano la macchina a mantenere l’equilibrio mentre si muove. Ha anche un’unità di orientamento e telecamere nella testa che lo aiutano a percepire l’ambiente circostante.
La RoboCup
Artemis dovrebbe recarsi a luglio a Bordeaux, in Francia, dove parteciperà alla RoboCup 2023, un incontro scientifico internazionale in cui i robot dimostrano le loro capacità in una serie di categorie: calcio, lavori di casa, salvataggio, settore industriale e esibizioni sul palco.
RoMeLa, che produce robot umanoidi da oltre vent’anni, ha fatto vincere la RoboCup ai suoi precedenti robot già cinque volte. Gli ingegneri sperano che Artemis porti a casa il sesto trofeo. Lo sviluppo del robot è stato finanziato in parte da 232 donatori che hanno contribuito con oltre 118.000 dollari attraverso la campagna di crowdfunding Ucla Spark.
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