Secondo un rapporto dell’agenzia spaziale, la Nasa sta valutando la possibilità di utilizzare laser e “rimorchiatori spaziali” manuali per rimuovere i detriti spaziali nell’orbita terrestre, dato che alcuni esperti ritengono che questi “pezzi di spazzatura” possano mettere in pericolo i satelliti.
LEGGI ANCHE: “La Virgin Orbit di Richard Branson sospende le operazioni. E licenzia quasi tutti i suoi dipendenti”
Aspetti principali
- Secondo la Nasa, per spingere i detriti spaziali fuori dall’orbita terrestre si potrebbero usare laser, rimorchiatori spaziali – veicoli che possono spostare manualmente gli oggetti – o razzi.
- La rimozione dei detriti spaziali è necessaria perché la spazzatura nell’orbita terrestre rappresenta una minaccia per i satelliti in orbita e per i veicoli spaziali in uscita, ha dichiarato la NASA. Secondo l’agenzia spaziale, eliminando 100.000 pezzi di detriti di piccole dimensioni (misurati tra uno e 10 centimetri) si potrebbero evitare danni per 23 milioni di dollari.
- Per i detriti più grandi potrebbe essere necessario l’uso di razzi, anche se questa opzione è “una delle più complicate e delle meno approfondite”.
- Il rapporto non indica quale metodo sia preferibile, anche se specifica la sua preferenza per l’uso di laser da terra o dallo spazio per i detriti più piccoli e di rimorchiatori spaziali per quelli più grandi.
- La Nasa suggerisce che gli sforzi per alleviare il problema potrebbero “dare risultati in meno di un decennio”. Per trovare una soluzione è richiesta comunque la cooperazione con il governo e le forze armate statunitensi.
LEGGI ANCHE: I troppi satelliti di Musk nell’orbita terrestre stanno rovinando la ricerca astronomica
In cifre
100 mila miliardi. È il numero di rottami spaziali che si stima siano in orbita intorno alla Terra, anche se l’Agenzia Spaziale Europea afferma che ne vengono monitorati solo 130 milioni.
La vicenda sorprendente
Più di 1.500 pezzi di detriti orbitali rintracciabili sono stati generati dopo che il governo russo ha testato missili anti-satellite contro uno dei suoi satelliti nel 2021, che, secondo il Dipartimento di Stato, potrebbe in seguito generare “centinaia di migliaia” di pezzi di detriti più piccoli.
Sullo sfondo
I detriti spaziali, talvolta chiamati “spazzatura spaziale”, sono diventati un problema sempre più grave per i satelliti in orbita. Secondo l’Agenzia spaziale europea, dal 1957 sono stati lanciati 6.370 razzi che hanno messo in orbita più di 15.000 satelliti. Secondo l’agenzia, i detriti sono dovuti a diverse cause, tra cui rotture, esplosioni e collisioni di veicoli spaziali. La dottoressa Imogen Napper, ricercatrice presso l’Università di Plymouth, ha dichiarato la scorsa settimana a Forbes che l’accumulo di detriti spaziali è simile all’inquinamento da plastica negli oceani che si è accumulato nel tempo, osservando che “senza un accordo globale, potremmo trovarci su un percorso simile”.
Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .
Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .