A volte la potenza di un motore e l’efficienza aerodinamica non sono tutto. Anche se le caratteristiche tecniche nel mondo delle auto di lusso sono ricercate, spesso non bastano a dare quel valore di classicità che dura eterna nel tempo. Sono poche le vetture che possono vantare di una qualità in più; opere ingegneristiche che portano sulla propria pelle gli sviluppi e gli errori dell’epoca in cui sono state costruite e che donano ai collezionisti e agli appassionati di oggi una visione di eleganza che non esiste più.
A oggi, il mercato del lusso vanta della fortuna di avere tanti esempi di auto d’epoca vendute all’asta e preservate con cura. In cima alla lista, un’italiana e una tedesca: Mercedes-Benz 300 SLR “Uhlenhaut-Coupe” e Ferrari 250 GTO.
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Mercedes-Benz 300 SLR “Uhlenhaut-Coupe”, 1955
Il modello “sport leichter” è stato prodotto e ricreato in soli due esemplari, entrambi di esclusiva proprietà della casa madre di Stoccarda. Nella primavera del 2022 le gemelle vengono ufficialmente separate: uno dei due soli prototipi è stato venduto per 135 milioni di euro, cifra record mai raggiunta prima da un’automobile offerta a un’asta. La vendita è avvenuta durante un’asta segreta organizzata al Museo con pochissimi fedeli, tra clienti Mercedes e collezionisti internazionali.
La vettura, disegnata dall’ingegnere Rudolph Uhlenhaut, era basata su un’altra auto di grande successo, la W196 R da Grand Prix che vinse due campionati del mondo nelle mani di Juan-Manuel Fangio, costruita inizialmente per partecipare alla Carrera Panamericana. Infatti, il motore a otto cilindri garantiva una velocità massima di 290 km/h.
La casa tedesca, con il ricavato della vendita, promette di impegnarsi a finanziarie borse di studio universitarie e scolastiche per incoraggiare gli studenti a condurre e realizzare ricerche su progetti di scienze ambientali.
Ferrari 250 GTO, 1962
Tra i corridoi di Maranello la 250 GTO era soprannominata “il Mostro”. Un nome che proveniva dalle ottime prestazioni e dall’urlo che il motore 3 litri 12 cilindri provocava. L’esordio avvenne alla 12 Ore di Sebring nel 1962, che prevedeva secondo regolamento la produzione di più esemplari del veicolo in gara. Ne vennero quindi realizzate 39 opere tutte diverse tra di loro.
La Ferrari 250 GTO in due anni arrivò al primo posto nella classe Gran Turismo per ben 23 volte. È da molti considerata la miglior Ferrari di tutti i tempi per prestazioni, dinamica e quell’eleganza senza tempo data dalla totale assenza di spigoli.
Uno degli esemplari della Gran Turismo Omologata venne venduta all’asta nel 2018 per 48 milioni di dollari. In particolare, l’unità con il telaio numero 3413 GT – prodotta nel ’62 e ricarrozzata nel ’64 – era stata guidata dal campione del mondo di formula 1 Phil Hill durante la Targa Florio, la più antica gara automobilistica di lungo durata.
Un anno dopo la vendita, il tribunale di Bologna si pronunciò in favore di un reclamo da parte di Ferrari di tutelare il design della Gto da eventuali imitazioni. Così per la prima volta nel mondo dei motori, ad un veicolo viene riconosciuto il diritto d’autore, equiparandolo di fatto ad un’opera d’arte.
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