Apple, taglio dei tassi fed
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Si riapre il caso Apple-Irlanda? L’azienda rischia 13 miliardi di euro di tasse arretrate

Possibile duro colpo per Apple dalle autorità giudiziarie dell’Unione europea in merito al trattamento fiscale vantaggioso che negli anni scorsi aveva ottenuto dall’Irlanda. Giovanni Pitruzzella, consulente della Corte di giustizia dell’Unione europea ed ex capo dell’Antitrust italiano ha constatato, si legge in comunicato della Corte Ue, che il Tribunale avrebbe “commesso una serie di errori di diritto” nella sentenza del 2020.

Il Tribunale aveva annullato l’ordine della Commissione di imporre all’azienda di corrispondere all’Irlanda 13 miliardi di euro, più interessi, per gli accordi fiscali ritenuti illeciti. La Commissione europea aveva accusato l’azienda di aver beneficiato ingiustamente di due diverse ruling fiscali irlandesi che avevano abbassato la sua aliquota fiscale fino allo 0,005%.

Cos’è il tax ruling?

I tax ruling sono accordi tra le imprese e l’amministrazione tributaria, che permettono alle aziende stesse di sapere in anticipo a quale trattamento fiscale saranno assoggettate. Nel 1991 e nel 2007, l’Irlanda ha emesso due ruling nei confronti di due società appartenenti al gruppo Apple: Apple Sales International (Asi) e Apple Operations Europe (Aoe). Queste società, costituite secondo il diritto irlandese, non erano fiscalmente residenti in Irlanda. Tutto ciò aveva spinto la Commissione europea a ritenere che l’Irlanda avesse concesso ad Apple un trattamento preferenziale, con un’aliquota inferiore all’1%.

La risposta del governo irlandese

Il governo irlandese ha ribadito la sua posizione secondo cui non ha fornito alcun trattamento speciale o “aiuto di Stato” ad Apple.  Nei prossimi mesi la Corte di Giustizia dell’Unione europea potrebbe emettere una sentenza sulla questione. Secondo il Financial Times, una sentenza sfavorevole ad Apple potrebbe portare altri paesi dell’Ue e persino gli Stati Uniti a rivendicare una parte di quella somma di 14 miliardi di dollari.

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