Con la vittoria agli Australian Open 2024, Jannik Sinner è entrato ufficialmente nell’olimpo dei grandi del tennis mondiale. Un trionfo che assume ancora più valore se si pensa che l’ultimo tennista azzurro ad alzare un trofeo dello Slam fu Adriano Panatta al Roland Garros del 1976.
Mezzo secolo più tardi, Sinner è diventato il primo tennista italiano a conquistare gli Australian Open al termine di una sofferta, e forse per questo ancora più bella, vittoria contro il numero 3 del mondo Daniil Medvedev con il punteggio di 3-6 3-6 6-4 6-4 6-3.
Una vittoria che ha permesso all’altoatesino di entrare tra i top player del tennis non solo dal punto di vista sportivo ma anche economico. Oltre infatti ai 2.000 punti Atp guadagnati, che consolidano il suo quarto posto nel ranking mondiale, Sinner ha messo le mani su un assegno da 3,15 milioni di dollari australiani (ovvero 1,91 milioni di euro) nell’anno in cui Tennis Australia ha aumentato il montepremi del 13%, portandolo a circa 54 milioni di dollari (il primato assoluto rimane agli Usa Open con 58 milioni di montepremi).
Un 2023 da sogno per Sinner
Il 2023 è stato un anno da sogno per Sinner, che ha aggiunto nella sua bacheca l’Atp 250 di Montpellier, gli Atp 500 di Pechino e Vienna e il Masters 1000 di Toronto. Successi che gli hanno permesso di scalare la classifica mondiale fino a raggiungere il 4° posto (record appartenuto fino a quel momento a Panatta).
Ma l’anno appena trascorso sarà ricordato soprattutto per la conquista da parte degli azzurri della seconda Coppa Davis a Malaga (a 47 anni di distanza dal successo in Cile di Panatta e compagni), in cui Sinner è stato assoluto protagonista con le vittorie in singolare contro Novak Djokovic (vendicando la sconfitta all’ultimo atto delle Atp Finals) e nel doppio decisivo in coppia con Lorenzo Sonego.
Come si legge dal sito ufficiale dell’Association of Tennis Professionals (Atp), Sinner ha guadagnato 7,58 milioni di euro (8,3 milioni dollari). Cifra che, sommata con la quota della Coppa Davis (3,6 milioni di euro divisi fra Sinner, Arnaldi, Sonego, Musetti e Bolelli) arriva a un montepremi di 8,3 milioni di euro nel 2023, ovvero circa 13 milioni e mezzo di euro di premi totali fino a fine 2023.
Le sponsorizzazioni
Tra contratti di sponsorizzazione e apparizioni in tv, il tennista italiano ha incassato circa 20 milioni di dollari solo nel 2023. Il fenomeno Sinner ha fatto gola a diverse aziende importanti, che non si sono lasciate sfuggire l’occasione per stipulare un accordo commerciale.
Da Nike, con cui ha chiuso nel 2022 un contratto decennale per un ruolo di global ambassador pari 15 milioni di dollari l’anno, passando per le italiane Lavazza, Alfa Romeo, Intesa Sanpaolo, Fastweb e Technogym, fino ai marchi di lusso Rolex e Gucci. Per queste aziende si stima un accordo commerciale pari a 5 milioni di dollari complessivi.
Djokovic nel mirino
Il ritiro di Roger Federer, concretizzatosi nel settembre 2022, ha permesso a Djokovic di diventare il tennista più pagato al mondo. Secondo l’ultima classifica di Forbes, il serbo ha incassato nell’anno appena trascorso 38,4 milioni di dollari (al lordo delle tasse e delle commissioni per gli agenti) divisi tra premi per le vittorie in campo (13,4 milioni di dollari) e contratti di sponsorizzazione, compensi per apparizioni e redditi da licenze e cimeli sportivi (circa 25 milioni di dollari).
Con la vittoria nell’ultimo Australian Open, Sinner potrebbe superare i guadagni del tennista serbo. L’altoatesino è ora nelle condizioni di rinegoziare gli accordi commerciali, chiedendo un fisso non inferiore ai 2 milioni per ciascuno degli sponsor e raddoppiando così i proventi. Un’operazione che potrebbe portare il suo fatturato a 40 milioni di dollari. L’ennesimo record.
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