Elon Musk ha chiesto a un tribunale federale di impedire a OpenAI, la società madre di ChatGPT, di chiedere ai suoi investitori di non finanziare la concorrenza (come xAI dello stesso Musk). Si accende quindi lo scontro tra l’uomo più ricco al mondo e il suo ex socio in affari, Sam Altman di OpenAI.
Lo scontro tra Elon Musk e Sam Altman
- Venerdì, l’avvocato di Elon Musk, Marc Toberoff, ha presentato una mozione per un’ingiunzione preliminare presso la corte federale, che sostanzialmente mira a impedire a OpenAI di dare seguito a un presunto piano di transizione dell’azienda da organizzazione no-profit a società a scopo di lucro. La mozione sostiene che OpenAI e il suo partner, Microsoft, hanno cercato di monopolizzare il settore “tagliando l’accesso alla concorrenza al capitale di investimento (un boicottaggio di gruppo)”, continuando a beneficiare di anni di “informazioni condivise e competitivamente sensibili, che avrebbero ottenuto illecitamente”
- Musk, inizialmente co-presidente di OpenAI quando è stata lanciata nel dicembre 2015 come società non-profit, ha intentato la sua causa iniziale contro OpenAI presso la corte statale della California all’inizio del 2024, sostenendo che Altman e i suoi dirigenti “hanno violato l’accordo fondativo” quando hanno lanciato una sussidiaria a scopo di lucro grazie ai finanziamenti ottenuti da Microsoft. Operazione che ha fatto “allontanare radicalmente la società dalla sua mission originale”.
- Il miliardario ritirò la causa presentata al tribunale statale, ma decise di intentarne un’altra ad Altman, OpenAI e ad altri soggetti, sempre per ragioni simile, al tribunale federale, sostenendo che “Musk e l’obiettivo dell’organizzazione non-profit sono stati traditi da Altman e dai suoi complici”.
- L’accusa nei confronti di OpenAI e dei suoi partner è quella di aver violato le leggi federali contro l’attività criminale, ma non solo. In quanto ritiene che la società invece di aver condiviso pubblicamente la sua tecnologia, mettendola così a beneficio dell’umanità (che era la sua promessa iniziale), ha invece deciso di tenerla nascosta.
- Microsoft ha rifiutato di commentare alla Cnbc l’ingiunzione preliminare, mentre un portavoce di OpenAI ha affermato in una dichiarazione all’emittente che la mozione “ricicla le stesse critiche infondate” e “continua a essere totalmente priva di merito”.
LEGGI ANCHE: “La xAI di Elon Musk potrebbe valere presto 40 miliardi di dollari”
Dentro lo scontro
In post sul blog in risposta alla causa iniziale, Altman e altri dirigenti di OpenAI hanno dichiarato che Musk fosse a favore del passaggio verso un’azienda a scopo di lucro, aggiungendo che quando ha lasciato il consiglio nel 2018 voleva fondare OpenAI con Tesla. Peraltro, i dirigenti hanno anche pubblicato il contenuto di alcune mail con Musk. In una di queste, il miliardario ha dichiarato “che era completamente d’accordo nel non condividere la tecnologia” che era alla base del loro modello di intelligenza artificiale per evitare che fosse utilizzata malintenzionati.
Cosa era successo tra Musk e Altman
Altman, che è salito alla ribalta nella Silicon Valley gestendo l’acceleratore di startup YCombinator, era praticamente il protetto di Musk prima che il loro rapporto degenerasse in una rivalità sull’intelligenza artificiale. Riconoscendo l’influenza di Musk in un post sul blog del 2019, Altman ha raccontato che la “certezza di Musk… quando parlava di inviare grandi razzi su Marte” – cosa che è successa quando Musk ha fatto fare un tour ad Altman della stazione di SpaceX, è stata un po’ uno dei momenti decisivi per la sua carriera. Ha infatti scritto che è rimasto più volte a pensare che “quello fosse ciò che rappresenta alla perfezione il concetto di convinzione”, secondo quanto riportato dal Guardian.
Lo scontro su OpenAI, conosciuta soprattutto per la sua creazione, ChatGPT, è diventato pubblico che Musk ha lasciato l’azienda nel 2018. Il miliardario, infatti,ha lanciato diverse frecciatine ad Altman sui social media. Musk ha lanciato xAI nel luglio 2023, un’azienda di intelligenza artificiale concorrente a OpenAi. Il suo chatbot, Grok, è integrato con la piattaforma social di Musk: X. Bisogna anche dire che se Musk ha anche attaccato OpenAI per la sua partnership multimiliardaria con Microsoft, contestualmente OpenAI ha sostenuto che Musk “ha dato vita a un concorrente e poi ha deciso di fare causa quando abbiamo iniziato a fare progressi significativi verso la missione di OpenAI senza di lui”.
Valutazione Forbes
Stimiamo che il patrimonio netto di Musk sia di 330,1 miliardi di dollari, cifra lo rende l’uomo più ricco del mondo.
Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .
Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .