Gli uomini più ricchi d’Italia continuano a fare la differenze e a muovere le loro pedine. Dopo Ferrero e l’acquisizione dei biscotti Fox’s, oggi è Leonardo Del Vecchio ad attirare l’attenzione dei media e del mondo finanziario italiano. Il patron di EssilorLuxottica ha, infatti, ulteriormente rivisto verso l’alto la sua quota in Mediobanca. E lo ha fatto, attraverso la sua holding lussemburghese Delfin, che proprio nelle ultime ore è salita al 10,16% dell’istituto di piazzetta Cuccia, rispetto al 9,88% precedente.
Nelle dichiarazioni alla Consob, Delfin assicura che “non intende acquisire il controllo” su Mediobanca “o comunque esercitare un’influenza dominante sulla gestione” dell’istituto, tuttavia precisa che “eventuali ulteriori incrementi della partecipazione”, che non potranno eccedere il 19,9% autorizzato dalla Bce “saranno, pertanto, valutati tempo per tempo sulla base, principalmente, del rendimento dell’investimento, delle condizioni di mercato e delle opportunità di acquisto”.
L’investimento in Mediobanca, sottolinea la holding lussemburghese, ha carattere finanziario e di lungo termine, con la volontà di garantire stabilità e sostenere la crescita dell’emittente. E il titolo Mediobanca in Borsa sembra apprezzare la continua salita di Leonardo Del Vecchio.
Leonardo Del Vecchio e il puzzle formato da Mediobanca, Generali e Francesco Gaetano Caltagirone
Se da una parte la mossa effettuata da Delfin interessa direttamente Mediobanca, dall’altra più o meno indirettamente cambia anche le carte in tavola all’interno dell’ecosistema di un altro istituto finanziario italiano: Generali. Grazie a questa ascesa all’interno di Mediobanca, il patron di EssilorLuxottica rafforza la sua partecipazione all’interno del gruppo del leone triestino. Questo perché, oltre ad a possedere una partecipazione diretta all’interno di Generali (che si attesta al 4,8%), Mediobanca, con una quota pari al 13,4%, è il primo azionista del gruppo assicurativo bancario.
Insomma, un vero e proprio puzzle ad incastro che, contemporaneamente, vede coinvolto anche un altro importante attore: Francesco Gaetano Caltagirone. L’azionista di maggioranza del gruppo Caltagirone Editore, giovedì 1 e venerdì 2 ottobre, ha deciso di rafforzare la sua partecipazione finanziaria all’interno proprio di Generali. E lo ha fatto acquistando complessivamente 765.000 azioni Generali pari allo 0,05% del capitale a prezzi medi unitari di 11,9045 e 11,815 euro.
Grazie a questa operazione, Francesco Gaetano Caltagirone ha portato la sua quota all’interno del leone triestino fino al 5,25%, confermandosi il secondo maggior azionista del gruppo assicurativo bancario, dietro a Mediobanca e prima proprio di Leonardo Del Vecchio. Insomma, una vera e propria lotta senza esclusione di colpi.
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