La Fao stima che circa un terzo del cibo prodotto per il consumo umano (oltre un miliardo di tonnellate l’anno) viene perso o buttato. Questo si unisce allo spreco di risorse ambientali e all’aumento di emissioni di gas serra legate a produzione, trasporto e distribuzione dei generi alimentari. In questo contesto, Agritalia e le consociate Agrilogistica e Agrusa s’impegnano per garantire la sicurezza e la sostenibilità dell’intera supply chain: lo attestano gli sforzi continui per rendere il processo produttivo più efficiente, attraverso l’innovativo modello logistico Automated Replenishment Program (Arp). I principali punti su cui il gruppo pone la propria attenzione includono la riduzione delle emissioni di CO2, del consumo di energia e degli sprechi alimentari. Per quanto riguarda l’ambito del marchio privato, Agritalia sta lavorando all’implementazione di imballaggi sostenibili prodotti con materie prime ecosostenibili (come quelle derivanti da economie circolari) e sul lancio di nuove referenze nate da produzioni sempre più green.

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“Alla fine degli anni Novanta siamo stati i primi a puntare su un programma di private label di pasta biologica e ad adottare poi la certificazione Non-Gmo Project Verified”, afferma Leo Nucera, direttore sales e marketing di Agritalia, “e dal 2014 abbiamo avviato un programma di grande innovazione nell’ambito del controllo qualità dell’olio fino ad arrivare all’Arp, l’innovativa piattaforma che gestisce l’intera filiera, dalla produzione alla distribuzione”.

Il punto forte

Significativa la collaborazione con l’Università di Sheffield (Gb), per analizzare il funzionamento di Arp ed eventuali benefici per l’ambiente. Insieme, Agrilogistica e Sheffield University hanno aderito al progetto ProCEedS (H2020-MSCA-RISE-2018), consorzio di ricerca sponsorizzato dall’Ue cui partecipano anche l’Università di Napoli Parthenope, il South East European Research Centre (Grecia), l’Università di Lodz (Polonia). Scopo è studiare le implicazioni ecosostenibili di modelli di produzione e distribuzione, tra cui quello Agritalia, e la riduzione dell’impatto sull’ambiente e degli sprechi nella filiera agroalimentare.

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