Perché il giovane fondatore di Facebook Mark Zuckerberg indossa sempre una t-shirt grigia e una felpa con la zip? O perché Steve Jobs portava sempre il dolcevita nero e dei jeans blu? E perché tanti altri altri imprenditori di successo effettuano tutti i giorni questa “non scelta” di stile?
Secondo la maggior parte delle persone, spiega Nick Hobson su Forbes.com, la risposta alla domanda sarebbe legata al cosiddetto “affaticamento decisionale”. Lo stesso Mark in una intervista ha dichiarato di agire in modo da prendere “il minor numero possibile di decisioni che non siano come servire al meglio la comunità di Facebook”.
Il concetto di “fatica decisionale” deriverebbe da uno studio secondo il quale la forza di volontà sarebbe una risorsa limitata, suscettibile di esaurimento nel caso se ne consumi troppa. Così come un muscolo che si affatica per uno sforzo eccessivo, il pensiero si indebolirebbe prendendo decisioni e consumando, quindi, troppe risorse cognitive. Una persona, in questo stato, avrebbe limitate capacità decisionali e potrebbe incappare più facilmente in scelte sbagliate, comportarsi in modo non etico e persino avere comportamenti razzisti.
Ma la spiegazione della scelta di uno stile ripetitivo potrebbe essere un’altra, scrive ancora Hobson: per gli imprenditori ciò sarebbe un modo per strutturare il proprio ambiente. Un modo per avere il controllo assoluto di una cosa (il loro abbigliamento), quando tutto il resto intorno a loro appare incerto. E, sebbene l’incertezza sia un fattore che spesso alimenta la vena creativa e l’innovazione imprenditoriale, potrebbe (se troppa) ostacolare il funzionamento del sistema nervoso centrale e periferico. Insomma, farebbe male al cervello e al corpo.
Una seconda ricerca ha dimostrato infatti che il successo imprenditoriale non dipende dall’evitare l’incertezza (perché è impossibile), ma piuttosto nel saperla gestire al meglio. Un modo per gestire l’incertezza sarebbe quello di ripensare l’ambiente, sia interno che esterno. Ciò significa ristrutturare la propria vita in modo che l’ambiente in cui ci si trova sia percepito dal proprio cervello come più prevedibile e ordinato. Il “trucco” di indossare sempre gli stessi vestiti potrebbe proprio essere un esempio di questo fenomeno.
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