Anche WeWork è a un passo da Wall Street. Il colosso del co-working ora noto come The We Company ha annunciato in un comunicato stampa di aver presentato una bozza modificata di documentazione S-1 alla Sec, la Consob americana, per la quotazione sul listino di Borsa.
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WeWork, azienda che trasforma gli edifici in spazi di lavoro collaborativi e fornisce infrastrutture, servizi, eventi e tecnologia alle aziende, ha raggiunto una valutazione di $ 47 miliardi a gennaio, raccogliendo $ 8,4 miliardi da quando nel 2010 è stato fondato da Adam Neumann e Miguel McKelvey. Tra in suoi investitori ci sono gruppi come SoftBank, Benchmark, T. Rowe Price, Fidelity, Goldman Sachs. La società con sede a New York ha raddoppiato i suoi ricavi dagli $ 886 milioni del 2017 ai circa $ 1,8 miliardi del 2018, con perdite nette che hanno però toccato quota $ 1,9 miliardi.
WeWok si accoda quindi ai tanti unicorni tech – aziende non ancora quotate con una valutazione superiore al miliardo di dollari – che hanno in progetto la quotazione nel corso di quest’anno. Alcune, come Pinterest, Zoom e Lyft hanno già fatto il loro debutto sui mercati finanziari; altri come Uber, Slack, Palantir e AirBnb potrebbero fare il loro ingresso a Wall Street nei prossimi mesi.
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Inoltre, a novembre del 2018, WeWork ha annunciato il proprio sbarco in Italia. L’azienda americana aprirà i suoi primi spazi a Milano, in Via Giuseppe Mazzini e in via Meravigli, nel 2020. La prima location sarà un edificio completamente rinnovato e unico, – di proprietà di un fondo gestito da Savills e sottoscritto, tra gli altri, da Hines – che potrà ospitare fino a 1100 membri. WeWork Meravigli sarà situato invece in un palazzo storico costruito alla fine del 1800 e affacciato su Piazza Cordusio, a pochi passi dalle stazioni della metro e da alcuni dei principali monumenti di Milano, come il Castello Sforzesco e il Duomo.
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