L’iconico Monogram di Louis Vuitton assume una nuova veste con Monogram Giant, una versione extra-large del logo LV, rivisitazione contemporanea dell’iconica tela della maison.
Gli esclusivi modelli della collezione si distinguono per la combinazione di due motivi diversi: il Monogram Giant e il Monogram Reverse. E anche in questo caso, sono i dettagli a fare la differenza. Come i pratici manici Toron e la lunga tracolla in vacchetta naturale o in pelle nera a contrasto, ad esempio.
La storia di Louis Vuitton, e del suo iconico logo è iconica quasi quanto il marchio parigino. Era il 1837 quando il sedicenne Louis Vuitton giunse a piedi fino a Parigi e iniziò a lavorare come apprendista di Monsieur Maréchal. All’epoca, i principali mezzi di trasporto erano le carrozze e i bagagli venivano maneggiati con scarsa delicatezza. L’immediato successo ottenuto dall’artigiano lo portò ad espandere la sua attività e ad inaugurare, nel 1859, il suo primo Atelier ad Asnières, a nord-est di Parigi.
Il motivo a monogramma LV compare per la prima volta nel 1896 ma è nell’era del jet set anni ’50 e ’60 che i bauli Louis Vuitton raggiungono la fama grazie a personaggi come l’attrice Anna Magnani che ne portò con sé un’intera schiera durante un viaggio a Parigi. Negli anni, la tela Monogram è diventata l’elemento distintivo di Vuitton, diventando oggetto di numerose interpretazioni di stilisti come Marc Jacobs, Virgil Abloh, Nicolas Ghesquière e Kim Jones.
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