Adesso che l’estate è appena arrivata, bisogna inaugurare la stagione delle cene en plein air. E quale migliore cornice del mar Mediterraneo per assaporare i piatti della cucina italiana? Forbes.it ha selezionato i 10 ristoranti vista mare più belli d’Italia per cene gourmet in compagnia dei panorami più suggestivi del Belpaese.
Il Cappero (Savona)
Il Cappero Ristorante Bar Terrazze si trova nel pittoresco Borgio Verezzi, considerato uno dei più bei borghi italiani. E si suddivide in due parti: il Bar Terrazze, che come suggerisce il nome comprende terrazze sul mare da cui ammirare il panorama del golfo e il ristorante, che oltre a un’ampia terrazza ospita stanze interne con camino a legna. Inutile dirlo, la cucina permette di gustare piatti tipici liguri, principalmente a base di pesce.
Il clandestino (Portonovo, Ancona)
Scogli bianchissimi, acqua turchese, lavande e ginestre nelle colline adiacenti. E’ la perla del parco del Conero, oasi incontaminata di una macchia mediterranea dai profumi intriganti che ospita il ristorante Il clandestino (il nome si ispira a una celebre canzone di Manu Chao). Il proprietario è Moreno Cedroni che apre nel 1984 La Madonnina del Pescatore, ristorante gastronomico incastonato nella splendida cornice marchigiana. Nel 1996, viene premiato con la prima stella Michelin, e nel 2000 apre nella baia di Portonovo il Clandestino, un punto di riferimento per gli amanti del crudo.
Al Trabucco (Punta San Nicola Peschici, Foggia)
Si tratta di un ruvido gioiello del recupero incastonato sul costone roccioso di San Nicola. Un ambiente all’aperto, rustico ed accogliente, costruito con legni recuperati dopo le mareggiate, boe, reti, vecchi cimeli e arnesi da pesca. Il Trabucco appartiene alla famiglia Ottaviano da cinque generazioni fin dalla sua prima costruzione negli anni venti del 900′.
E’ uno dei giganti di legno meglio mantenuti dell’intero promontorio e viene ancora utilizzato per la pesca al cefalo e al pesce azzurro seguendo il tradizionale metodo a vista. La storia di questo locale inizia nel 1975 con i coniugi Mimì e Lucia. Oggi, sono i nipoti Domenico e Vincenzo e i loro genitori, Carlo e Rossella, a portare avanti la tradizione di famiglia.
Bagni Medusa (Genova)
Situati nella suggestiva passeggiata panoramica di Nervi, i Bagni Medusa sono tra i più antichi stabilimenti balneari di Genova. Sulla suggestiva terrazza gli ospiti possono gustare i piatti tipici della cucina ligure e una selezione di vini scelti tra le etichette più note.
La terrazza sul mare (Siracusa)
In Sicilia, l’accoglienza è una religione. La stessa che si respira ne La terrazza sul mare, locale nel cuore di Ortigia (Siracusa). Ed è sopratutto la cucina a risentire della cultura siciliana con un menù tipico supervisionato dallo chef Placido Panebianco.
Capo La Gala (Napoli)
All’interno dell’hotel Capo La Gala, a Napoli, c’è un ristorante premiato dalla guida Michelin che racchiude tutti i profumi del Mediterraneo. Un ambiente magico, con una cucina originale e contemporanea, fortemente legata alla tradizione culinaria della penisola sorrentina.
Torre saracena (Capri)
Il Ristorante di Torre Saracena è strutturato in verande e terrazze panoramiche con una vista splendida sui Faraglioni di Capri. La cucina, a base di pesce freschissimo, è diretta dallo chef Domenico Guarracino che propone i piatti tipici della tradizione caprese, di cui custodisce gelosamente i segreti.
Ristorante Lido 84 (Gardone Riviera)
La cucina del Ristorante Lido 84 è animata da Riccardo Camanini. Una cucina impregnata di sapori antichi che rievocano i luoghi che lo hanno cresciuto, e profumata quanto lo zabaione tiepido che accompagna la sua torta alle rose. Classe 1973, bergamasco, lo chef ha in curriculum l’Albereta di Erbusco con Gualtiero Marchesi, Le Manoir aux Quat Saison con Raimond Blanc, La Grande Cascade a Parigi, con Jean-Louis Nomicos e la Villa Fiordaliso a Gardone Riviera, intervallata da incursioni in varie cucine in giro per l’Europa.
‘A fenestella (Napoli)
Sull’estremità della collina di Posillipo, a Marechiaro, si trova il Ristorante ‘a Fenestella. Nasce agli inizi del secolo come trattoria e prende il nome da una finestra del locale da cui si affacciava la famosa Carolina, resa celebre da una canzone di Salvatore Giacomo “A Marechiaro”.
Una piccola finestra sul mare. In origine era un antico borgo di pescatori, e oggi, a colpire il visitatore è sicuramente la vista mozzafiato che il ristorante offre.
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