Il giorno peggiore del 2019 per le Borse mondiali ha lasciato strascichi anche nei portafogli di alcune delle persone più ricche del mondo.
Ben 18 dei miliardari censiti da Forbes hanno visto le loro ricchezze diminuire di almeno un miliardo in conseguenza delle discese degli indici azionari nella giornata di ieri seguita all’inasprirsi della guerra dei dazi e alla svalutazione della divisa cinese ai livelli più bassi contro dollaro dal 2008 (si tratta di variazioni solo virtuali visto che tengono conto dell’andamento dei prezzi dei titoli azionari posseduti).
Il più grande sconfitto di giornata è il ceo del gruppo LVMH, il francese Bernard Arnault, che ha visto scendere il proprio patrimonio di 4 miliardi di dollari a 91,7 miliardi. I titoli del lusso scontano infatti un verosimile ridimensionamento del mercato dovuto ai maggiori costi che le merci importate avranno per il pubblico cinese a causa di una valuta locale più debole.
La lista degli altri grandi perdenti di giornata comprende i principali azionisti dei big tech, altro settore particolarmente penalizzato ieri dagli investitori. I patrimoni di Mark Zuckerberg e Larry Ellison ad esempio sono diminuiti rispettivamente di 2,7 e 2,5 miliardi di dollari.
Insieme, i 10 billionaire che hanno perso di più, hanno visto ridursi la valutazione dei loro patrimoni di 23 miliardi di dollari. Tra loro ci sono i “soliti noti” della classifica Forbes come Warren Buffett (-2,1 miliardi) e Larry Page (-1,7 miliardi) o Sergey Brin (-1,6 miliardi) di Google o ancora Bill Gates (-1,4 miliardi), ma anche esponenti dell’imprenditoria cinese come Ma Huateng, il presidente di Tencent, holding di controllo di WeChat (-1,6 miliardi) o come il fondatore di Alibaba Jack Ma (-966 milioni).
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