“Un mondo sostenibile è quello che combatte la povertà e crea opportunità eque per tutti”. Così Valerio Vacca, direttore della comunicazione di Tempocasa, racconta a Forbes l’idea che ha spinto il Gruppo ad aprirsi al tema principale che guiderà nei prossimi anni le misure economiche e politiche di tutti i Paesi del mondo: la sostenibilità.
Cosa significa sostenibile per Tempocasa?
Per noi un mondo sostenibile è quello che combatte la povertà e crea opportunità eque per tutti. Per questo in seno alla nostra azienda è nata da poco l’associazione benefica “Un sogno per tutti”, prossima al riconoscimento di Onlus: una realtà che raccoglierà fondi a favore di cause benefiche, donando di fatto il 99% di quanto incassato. Ci siamo resi conto che, negli anni passati, le agenzie hanno sposato e supportato diversi progetti solidali, tra cui quelli di AIL per sostenere la ricerca medica e di “Tempocasa for Uganda”, un’iniziativa che ci ha permesso di costruire due scuole e donare un futuro migliore a centinaia di bambini dell’Africa. Per noi essere eco-sostenibili significa prestare attenzione e migliorare l’ambiente in cui viviamo non solo sotto il profilo ambientale, ma anche economico, sociale e istituzionale.
Come state declinando il tema della sostenibilità all’interno del vostro core business?
Per quanto riguarda la sfera ambientale stiamo lavorando su due fronti. In prima battuta abbiamo conferito un’impronta “verde” al marketing e al merchandising: i gadget che regaliamo ai clienti sono infatti ecosostenibili. Negli uffici, e nella sede centrale, ci impegniamo a differenziare i rifiuti come da manuale. Secondariamente, invece, quando trattiamo immobili da ristrutturare, cerchiamo sempre di orientare il cliente verso quel nucleo di imprese che hanno dimostrato di essere al passo coi tempi e che sono in grado di garantire interventi mirati e veramente sostenibili. Più in generale, poi, Tempocasa si sta allineando alla certificazione Iso9001, che di certo ci porta benefici a livello di credibilità, ma consente allo stesso tempo di allineare l’azienda alle direttive della Comunità europea. Nel nostro quotidiano ragioniamo nell’ottica dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, un programma d’azione sottoscritto dai Paesi membri dell’Onu. Noi ovviamente non abbiamo la pretesa di avere il peso specifico di una nazione, ma di certo siamo sicuri che il contributo di ogni tassello della realtà socio-economica italiana e internazionale può e deve fare la differenza.
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