Mancano ancora tanti mesi, con esattezza quasi dieci, alle prossime elezioni presidenziali Usa, eppure i principali protagonisti della campagna elettorale sono già nel pieno del proprio piano di comunicazione e lo si vede dalle spese che stanno affrontando sul web, in particolare su Facebook e Google.
Infatti, secondo quanto stimato dal sito 2020 Campaign Tracker, che analizza le spese digitali effettuate per la propria campagna elettorale sia dai principali candidati democratici in corsa alle primarie dem, necessarie per decidere chi sarà lo sfidante dell’attuale inquilino della Casa Bianca, sia da Trump stesso, dal 5 gennaio 2019 al 18 gennaio 2020, sono stati investiti su Facebook e Google 136,1 milioni di dollari. Di questi, quasi 70 milioni, ossia 69,7, sono stati spesi da Michael Bloomberg e da Donald Trump.
Usa 2020, Bloomberg-Trump: la sfida tra miliardari
Essendo stato l’ultimo, in ordine di tempo, ad aver dichiarato la sua candidatura alle prossime elezioni presidenziali Usa, il miliardario Michael Bloomberg, co-fondatore e proprietario dell’omonimo mass media e già sindaco di New York per dodici anni, non sta badando a spese in pubblicità sul web. In pochi mesi infatti, il 77enne ha sorpassato gli investimenti effettuati su Google e Facebook dai suoi prossimi sfidanti alle primarie dem e ha praticamente pareggiato le spese digitali di Donald Trump.
Entrando nello specifico, al momento Bloomberg ha speso 34,5 milioni di dollari (20,7 su Google e 13,8 su Facebook), Donald Trump 35,2, (12,6 su Google e 22,6 su Facebook). Più distante dai due Tom Steyer, terzo in questa particolare classifica, che ha speso 23,7 milioni di dollari (5,7 su Google e 18 su Facebook).
Avendo dichiarato la sua candidatura alle presidenziali solamente a metà novembre 2019, Bloomberg ha cercato di “sparare” tutti i suoi colpi nel più breve tempo possibile. Non è un caso infatti se in poco meno di un mese, dal 21 dicembre 2019 al 18 gennaio 2020, ha speso in pubblicità sul web 21,7 milioni di dollari, ossia quasi il 70% dei 34,5 milioni di dollari finora investiti.
È importante però sottolineare un altro aspetto, anche se i sondaggi delle primarie dem danno favorito Joe Biden, già vicepresidente degli Usa, il politico nato in Pennsylvania ha speso su Facebook e Google 5,4 milioni di euro, ossia meno rispetto ai suoi principali sfidanti. Per fare un esempio, Elizabeth Warren, Bernie Sanders e Pete Buttigieg hanno investito in pubblicità sul web rispettivamente 10,2, 10,7 e 12,4 milioni di dollari.
Presidenziali Usa: i temi delle pubblicità su Facebook e Google
Un altro aspetto interessante analizzato da 2020 Campaign Tracker, è quello che evidenzia quali sono i temi delle pubblicità su Facebook che hanno catturato le spese maggiori dei candidati alle presidenziali. Visto che Trump, Bloomberg e Tom Steyer sono i tre protagonisti che hanno investito di più, ci concentreremo esclusivamente sulle loro campagne pubblicitarie digitali.
Partendo da Trump, i temi principali delle sue pubblicità sono stati finora:
- lui stesso
- sondaggi
- impeachment
- immigrazione
- la richiesta al popolo del social di inviargli biglietti di auguri
Bloomberg invece si è focalizzato su:
- Trump
- assistenza sanitaria
- armi/violenza
- economia
- clima
Infine, Tom Steyer, che dopo Trump è colui che ha speso di più su Facebook, ha incentrato le proprie campagne pubblicitarie su temi come:
- clima
- dibattito e discussione
- impeachment
- Trump
- aziende
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