Del trattamento riservato da Amazon ai propri dipendenti si è parlato spesso, e, a dire il vero, non sempre molto bene. Questa di oggi però è una buona notizia, ancor più se la contestualizziamo in questo preciso momento storico nel quale tutto il mondo segue con apprensione gli sviluppi della diffusione del coronavirus. E sì, perché proprio adesso che la parola “distanza” (nelle sue molteplici locuzioni: lavoro a distanza, distanza di sicurezza, assistenza a distanza, etc. …) è diventata il leitmotiv sulla bocca di tutti, il colosso mondiale dell’e-commerce abbraccia la telemedicina e ufficializza il lancio della piattaforma Amazon Care, “la tua prima tappa per l’assistenza sanitaria” come recita il payoff. Obiettivo: ridurre i tempi di allontanamento dal lavoro necessari per accedere ai servizi medici, ridurre i costi per l’impresa generati dall’assistenza sanitaria, maggior benessere dei dipendenti e aumento del senso di appartenenza all’azienda.
Come funziona Amazon Care, la app di assistenza sanitaria a distanza voluta da Bezos
Da ora, una volta verificato tramite codice postale se si rientra nell’area coperta dal servizio, i quasi 54.000 dipendenti Amazon e le loro famiglie che vivono a Seattle potranno accedere comodamente alla app di telemedicina Amazon Care e utilizzarla quando ritengono opportuno, 365 giorni all’anno incluse le festività.
Amazon Care fornisce chat e consulenza video su richiesta con medici professionisti e consente agli utenti di pianificare visite con i medici in carne e ossa a casa propria o nella propria sede di lavoro, oltre a consegnare a domicilio i farmaci prescritti tramite la stessa app.
Ma nello specifico, cos’è possibile trattare su Amazon Care? Salute quotidiana (ovvero gestione e prevenzione dei rischi per la salute come test di laboratorio e vaccinazioni); assistenza sanitaria urgente (quando si è malati o sia ha una piccola ferita); assistenza sanitaria sessuale; consultazioni prima di una partenza all’estero; domande generali sulla salute per aiutare a gestire gli aspetti sanitari di tutta la famiglia.
Per preservare la privacy dei dipendenti, Amazon ha stretto una partnership con Oasis Medical Group, uno studio di assistenza primaria per famiglie a Seattle. Medici e infermieri presenti su Amazon Care sono tecnicamente assunti da questa realtà terza garantendo così che Amazon non disponga di conoscenze sulla salute dei propri dipendenti che non è legalmente autorizzata ad avere.
Riservato dunque all’area di Seattle, Amazon Care è un progetto pilota, ma nulla lascia escludere che un domani l’azienda – che ancora però non si è espressa nel merito – possa non solo estenderlo a tutti i dipendenti, ma anche offrire il servizio ad altre società o direttamente ai consumatori.
Telemedicina e benessere dei dipendenti: il settore sanitario nelle mire delle grandi aziende
Amazon tuttavia non è la sola grande azienda a rivolgere le proprie attenzioni al settore sanitario al fine di migliorare l’efficienza dei dipendenti e quindi dei propri ricavi. Anche Apple per esempio, senza squilli di trombe, ha lanciato nel 2018 AC Wellness, il gruppo di cliniche dedicate alla sua forza lavoro. Così come a ottobre 2019 Walmart ha annunciato che i soci in Colorado, Minnesota e Wisconsin possono scegliere di partecipare a un programma di telemedicina che fornisce assistenza virtuale a 4 dollari per visita.
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