“Un bell’esempio di comunicazione aziendale che va oltre il crisis management per diventare #corporatediplomacy, guidata dalla scelta strategica e agita di dare #fiducia”. Così, in un post su Linkedin, Sara Mazzocchi, co-fondatore di Storyfactory, azienda milanese specializzata in comunicazione e storytelling, ha definito la comunicazione di Snam nell’emergenza coronavirus.
La società di infrastrutture guidata dall’amministratore delegato Marco Alverà ha scelto fin dal primo momento di comunicare con i suoi stakeholder, interni ed esterni, in modo diretto e trasparente. Fin dalla serata di venerdì 21 febbraio, dopo le prime notizie sul crescente numero di contagi da coronavirus nel Nord Italia, la società ha costituito un team inter-funzionale (Security, Risorse Umane, Operations, Legale, Salute e Sicurezza, Supply Chain, IT, Comunicazione Esterna e Interna), operativo h 24 per la gestione dell’emergenza, in costante contatto con le autorità, con l’obiettivo di preservare la salute e la sicurezza dei colleghi (“per l’azienda è la priorità assoluta” ha dichiarato Snam), garantire la normale operatività e assicurare una corretta informazione all’interno e all’esterno dell’azienda.
Nella giornata di domenica Alverà ha inviato a tutti i dipendenti di Snam una comunicazione via mail sulle iniziative intraprese dalla società, anticipando le comunicazioni di dettaglio e le informazioni di carattere generale che sono state successivamente diffuse sulla intranet aziendale, via mail e telefonicamente a tutti i dipendenti, con particolare riferimento ai colleghi residenti nelle aree oggetto di ordinanze pubbliche e più in generale nelle regioni al momento colpite dal coronavirus. Lunedì lo stesso Alverà ha comunicato agli stakeholder via Linkedin le principali iniziative dell’azienda: un post che secondo Sara Mazzocchi “suggerisce una direzione e una visione e ispira fiducia”.
La società, che aggiorna quotidianamente i dipendenti sull’evolversi della situazione con comunicazioni via mail, ha concesso fin da lunedì in via precauzionale per due settimane a oltre 1.100 dipendenti residenti in Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto (cui si sono aggiunti da ieri quelli di Friuli Venezia-Giulia e Liguria) lo smart-working, modalità di lavoro agile avviata con successo da oltre due anni. Sono previste delle eccezioni per garantire la normale operatività aziendale e la garanzia del servizio. Snam ha fatto leva sul senso di responsabilità delle sue persone e sul loro orgoglio di appartenenza per il servizio che la società offre al Paese. Solo ieri la società ha registrato un picco di oltre 1.700 connessioni da remoto. Ieri l’azienda e molte sue persone hanno lanciato su tutte le piattaforme social, in particolare Linkedin e Instagram l’hashtag #snamnonsiferma per testimoniare come l’azienda sia pienamente operativa nonostante le difficoltà del contesto.
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