“Sorella”, Erica Alessandri chiama proprio così l’azienda di famiglia, fondata dal padre Nerio nel 1983 e oggi produttore leader mondiale di attrezzature e soluzioni digitali per il fitness, il wellness e lo sport. I prodotti Technogym sono installati in 80mila centri wellness e 300mila abitazioni private in oltre 100 paesi del mondo. Sarà perché dentro all’azienda di Cesena Erica ci è cresciuta, sarà perché ha sempre visto la figura del padre, instancabile, resiliente, geniale, altruista, determinato come il suo modello di vita. L’infanzia trascorsa in Technogym, a giocare all’assistente di papà, impilando faldoni inutili e scrivendo documenti immaginari sulla carta copiativa, le ha fatto capire che quella era e sarebbe stata la sua vita. Ha lottato, studiato, girato il mondo, puntato i piedi e alla fine ce l’ha fatta. O meglio ce la sta facendo. Fa parte del consiglio di amministrazione di Techogym da quando, nel 2016, la società è stata quotata in Borsa e ha una posizione manageriale nell’ambito della divisione digitale. “Ma non riporto a mio padre, riporto al chief operating officier”, si schermisce subito Erica quasi a volersi preventivamente mettersi al sicuro dalla domanda che incombe in diversi casi come questo: scusi, lei, è figlia di papà?
Una ragazza che a 29 anni è in una posizione apicale in un’azienda come Technogym (634 milioni di fatturato nel 2018) non può permettersi di esser lì perché è la figlia dell’azionista di maggioranza, visto le responsabilità che ha e i ruoli che ricopre: non soltanto di manager a tutto tondo. Infatti, “oltre a votare le decisioni chiave e la strategia dell’azienda, prendo parte a numerosi eventi internazionali come il World Economic Forum, portando avanti l’eredità della famiglia e promuovendo la filosofia del benessere, che è stata coniata da mio padre nel 1992”, dice con orgoglio familiare e anche personale. Non deve essere facile entrare nel consesso di Davos, a meno di trent’anni, e dialogare con i rappresentanti dei potenti della Terra sui temi del wellness e della sostenibilità. Erica è motivata nel contribuire a portare una nuova prospettiva perché “trattano i problemi in modo troppo da establishment e si calano poco nella realtà contemporanea di tutti i giorni”. Non è saccenteria. È esperienza, quella che si è fatta negli anni in giro per il mondo (Erica parla quattro lingue) a lavorare in diverse istituzioni finanziarie o nell’ambito di un progetto sociale in El Salvador con il World Food Program dell’Onu o in Luxottica, la prima esperienza completa di lavoro, dove era arrivata giovanissima e ha vissuto una bella esperienza nel product marketing, o addirittura in fabbrica, in Technogym a Cesena, dove ha lavorato durante le vacanze estive nella linea di montaggio degli attrezzi.
Dal punto di vista operativo, dal suo arrivo in azienda, Erica ha ricoperto varie posizioni. In particolare, dopo l’Mba presso Insead, è entrata a far parte del team digitale di Technogym come product manager.
La tecnologia e l’innovazione sono nel dna Technogym sin dal suo inizio. Nel 1996 Technogym ha lanciato il primo software nel settore del fitness, poi i primi prodotti fitness connessi a internet, fino ad arrivare al 2012 con il lancio di Mywellness Cloud, la prima piattaforma cloud nel mondo del fitness in grado di offrire agli utenti la possibilità di connettersi in ogni luogo del mondo ed in ogni momento al proprio programma fitness personalizzato. Oggi grazie a Technogym Live è anche possibile accedere ai contenuti ed alle lezioni dei migliori trainers del mondo. A livello globale circa 15 milioni di persone sono registrate al cloud di Technogym in oltre 15mila palestre.
Nell’ambito della divisione digitale dell’azienda, una delle aree strategiche per lo sviluppo futuro, Erica sta lavorando allo sviluppo di un nuovo servizio digitale rivolto al consumatore finale che permetta di accedere in maniera facile e diretta all’ecosistema Technogym e a una serie di contenuti personalizzati a seconda del livello di fitness, delle passioni e delle inclinazioni personali. Fa parte anche del Consiglio di amministrazione di Wellness Foundation, la fondazione non profit fondata dal padre Nerio Alessandri con l’obiettivo di promuovere il wellness come opportunità sociale per tutti gli stakeholders: governi, imprese e cittadini.
“Alla fine degli anni ’80, in un settore dominato dal concetto edonistico di fitness, mio padre ha lanciato una nuova filosofia, il wellness”, ricorda Erica. “È uno stile di vita profondamente italiano che affonda le proprie radici nel mens sana in corpore sano dei romani e mira a migliorare la qualità della vita delle persone sulla base di tre pilastri: un’attività fisica regolare, una dieta sana ed equilibrata e un approccio mentale positivo”.
La missione di Wellness Foundation è quella di promuovere lo stile di vita del benessere attraverso la ricerca e l’educazione medica, animata da una forte convinzione che benessere e stili di vita salutari siano fondamentali per garantire la sostenibilità del mondo.
“Il benessere”, aggiunge, “è un’opportunità per tutti: per i governi di ridurre i costi dell’assistenza sanitaria, per le aziende di aumentare la produttività e la creatività, riducendo al contempo l’assenteismo e, naturalmente, per i cittadini di vivere una vita migliore e più sana”.
Erica è coinvolta nello sviluppo della seconda fase della Wellness Valley, un progetto sociale originariamente lanciato nel 2002 che in Romagna, il territorio di Technogym, coinvolge oltre 200 soggetti (dagli amministratori locali agli operatori turistici, dalle scuole alle università, alle aziende) per promuovere il benessere e sfruttarlo per garantire uno sviluppo economico sostenibile attraverso migliaia di iniziative di successo.
L’obiettivo di Erica oggi è quello di portare avanti la legacy di famiglia. Negli ultimi anni ha esposto l’esempio della Wellness Valley a varie conferenze internazionali per sensibilizzare su questa opportunità e cercare attivamente nuovi partner con l’obiettivo di replicarlo in altre comunità in tutto il mondo. Nel 2016, il World Economic Forum ha incluso la Wellness Valley nel suo Rapporto annuale sulla sanità come best practice.
“Di recente, sono stata invitata a far parte del board di una importante iniziativa del World Economic Forum dedicata allo studio del Consumatore del Futuro”, dice Erica con la semplicità di una ragazza della sua età. “In questo ambito, facendo leva sul modello concreto e funzionante della Wellness Valley promuoviamo il modello di sviluppo sostenibile delle wellness communities anche in altre aree del mondo: dallo sviluppo urbanistico e delle infrastrutture, all’implementazione di programma di benessere pubblici, privati o aziendali”. Le questioni ambientali e climatiche sono sempre state molto vicine alla sensibilità personale di Erica. Attualmente sta lavorando alla promozione di diverse iniziative all’interno dell’azienda per renderla il più sostenibile possibile. “Abbiamo eliminato l’uso di bottiglie di plastica, stiamo sostituendo tutti i nostri imballaggi e doniamo tutto il cibo in eccesso della nostra mensa (che di fatto è un vero e proprio ristorante…visto il livello di qualità) a un’organizzazione locale senza scopo di lucro, per un totale di circa 5mila pasti all’anno”.
Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .
Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .