Un calendario digitale ricco di sfilate e appuntamenti, con protagonisti 37 brand del lusso. Debutta a luglio la prima edizione digitale della fashion week milanese organizzata da Camera Nazionale della Moda Italiana con il supporto del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e di ICE. Protagoniste le collezioni uomo e le pre-collezioni uomo e donna per la primavera-estate 2021, in programma dal 14 al 17 luglio. Una finestra virtuale, la prima sperimentata dall’ente moda presieduto da Capasa, che si articola su quattro giorni di appuntamenti live fruibili 24 ore su 24, insieme a una serie di “stanze tematiche” che, sotto la direzione artistica di Luca Stoppini (oggi creative director di Icon) verranno affidate a personaggi chiave della scena attuale e visionari pronti a selezionare contenuti di ogni genere.
“Digital Fashion Week nasce come risposta al distanziamento sociale e alla difficoltà di viaggiare imposta dalla situazione sanitaria mondiale ma vuole anche essere una soluzione dinamica alle complessità del presente, uno strumento funzionale e creativo progettato per vivere di vita propria o per sostenere l’appuntamento con le sfilate fisiche quando sarà possibile tornare alla pienezza degli appuntamenti in presenza, che restano fondamentali nel promuovere l’enorme valore produttivo e creativo del Made in Italy,” spiega Capasa.
Per la realizzazione della piattaforma digitale, CNMI si è avvalsa delle competenze di Accenture, società di consulenza leader a livello mondiale, che ha disegnato e sviluppato l’esperienza digitale, costruendo e realizzando anche l’innovativa piattaforma tecnologica e di Microsoft, che ha messo a disposizione le proprie soluzioni e la propria expertise per ideare e supportare lo sviluppo del digital hub. Il risultato è una piattaforma multimediale, che ha inoltre potuto contare sulla consulenza di PwC per la definizione dei requisiti dell’architettura e della soluzione migliore.
Tra i temi chiave dell’appuntamento digitale ci saranno la sostenibilità, il rapporto tra artigianalità e innovazioni tecnologiche, inclusione e diversity. E se al giornalista statunitense Alan Friedman sarà affidata una “stanza istituzionale” dove dialogare con personalità di spicco della scena politica e imprenditoriale, due aree saranno dedicate ai talenti emergenti del settore. Centrale nel progetto infine anche una sezione dedicata agli showroom dei singoli brand e multimarca, con una formula mista che consente a ciascuno di scegliere se dare libero accesso a tutto il pubblico, oppure riservare la visione in dettaglio delle collezioni ai soli addetti ai lavori.
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