Dai festeggiamenti per la conquista del certificato per la parità salariale alla delusione per aver perso i diritti di marchio sull’auto più ricercata dai collezionisti di tutto il mondo: la Ferrari 250 GTO del 1962. La notizia, riportata da Michael Taylor per Forbes.com, è stata confermata anche alla redazione di Forbes.it dall’azienda che ne ha rivendicato, con successo, i diritti: la modenese Ares Design.
Il motivo della contesa tra le due case automobilistiche modenesi è nato a partire dal 2018 quando Ares Design ha annunciato di aver iniziato un progetto di ammodernamento e di reinterpretazione della Ferrari 250 GTO del 1962 al costo di circa 1 milione di euro. Anche se non era la prima volta che Ares Design dava vita a un’operazione del genere (la reinterpretazione della Ferrari 412 ne è un esempio), a Ferrari quest’idea non piacque, tanto che decise di adire le vie legali.
Oggi, però, questa sfida è stata vinta da Ares Design grazie a una clausola ben precisa: quella che si riferisce al fatto che se un marchio non viene più utilizzato anche solo per cinque anni, lo si perde. E visto che il Cavallino Rampante non utilizza più il marchio GTO per le sue auto nuove, l’Ufficio di Protezione Intellettuale dell’Unione Europea (EUIPO) – come ci ha confermato Ares – ha dato ragione alla casa automobilistica fondata nel 2014.
Contattata dalla nostra redazione, Ferrari non ha al momento fatto pervenire un commento in merito alla notizia.
La storia della costosa Ferrari 250 GTO del 1962
Da sempre sogno dei collezionisti, la Ferrari 250 GTO del 1962 è senza dubbio l’auto più costosa mai battuta all’asta. Infatti, dopo aver ottenuto questo titolo nel 2014 per oltre 38 milioni di dollari, quattro anni dopo (nel 2018) grazie al prezzo di vendita di oltre 48 milioni di dollari è diventata non solamente l’auto più costosa di sempre battuta all’asta, ma anche l’oggetto più caro venduto nel 2018.
Proprio quest’ultima, tra l’altro, è la stessa Ferrari 250 GTO guidata dal campione del mondo Phil Hill durante la Targa Florio del ’62, oltre a numerose altre vittorie tra il 1962 e il 1965. Inoltre, questo esemplare del Cavallino Rampante ha tra i suoi più illustri proprietari: Ralph Lauren, il batterista dei Pink Floyd, Nick Mason, e Peter Sachs, nipote del fondatore di Goldman Sachs, Samuel Sachs e tanti altri ancora.
Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .
Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .