Articolo di di Sergei Klebnikov apparso su Forbes.com
Secondo un recente studio di Goldman Sachs, nonostante le recenti vendite di mercato, il crescente ottimismo su un vaccino contro il coronavirus e i progressi nella riapertura dell’economia dovrebbero riportare le azioni ai massimi storici prima della fine dell’anno.
Aspetti principali
- Goldman Sachs ha ribadito il suo obiettivo di fine anno per l’S&P 500 a 3.600 punti, livello che implica un rialzo del 6% rispetto alla chiusura di lunedì che si era attestata a 3.383 punti.
- “Nonostante il forte sell-off della scorsa settimana, ha dichiarato proprio lunedì in una nota David Kostin, responsabile della strategia azionaria statunitense di Goldman Sachs, rimaniamo ottimisti sul percorso del mercato azionario statunitense nei prossimi mesi”.
- L’S&P500 sta ora tentando di rimbalzare dalla sua prima serie negativa a partire dalla prima metà di maggio, che è stata innescata da una forte vendita di titoli tecnologici che ha spinto il Nasdaq Composite in territorio di correzione, in calo del 10% in soli tre giorni di contrattazioni.
- Goldman ha definito il recente sell-of una “correzione della velocità di curvatura”, sottolineando che le ragioni dell’ottimismo – principalmente legate ai progressi per il vaccino contro il coronavirus e alla riapertura economica – rimangono ancora intatte.
- L’azienda, citando la crescente “probabilità di un vaccino a breve termine”, prevede che l’S&P 500 aumenterà ulteriormente a 3.800 punti entro la metà del 2021. Ciò implica un guadagno di circa il 10% dal suo livello attuale.
- Con la probabilità “in forte aumento” di arrivare al vaccino contro il coronavirus entro il primo trimestre del 2021, Goldman Sachs prevede una crescita del Pil Usa del 6% nel 2021, che è ben al di sopra del consenso di Wall Street del 3,9%.
Citazione cruciale
“Sebbene le revisioni degli utili si siano bloccate nell’ultimo mese, ci aspettiamo un’ulteriore revisione e il progresso sul vaccino catalizzerà un altro movimento verso l’alto nelle stime”, ha detto Kostin.
Contesto di fondo
L’S&P500 è ancora in calo di circa il 5% dal suo massimo storico di 3.588 punti, ottenuto il 2 settembre. Dopo essere precipitato di oltre il 30% all’apice delle chiusure provocate dalla pandemia di coronavirus, l’indice da allora è rimbalzato di oltre il 50% dal suo punto più basso registrato alla chiusura del 23 marzo.
A cosa guardare
Il sentiment del mercato è stato sollevato lunedì dalle notizie positive sul fronte dei vaccini. AstraZeneca, che sta collaborando con l’Università di Oxford, ha ripreso le sperimentazioni di fase tre per il suo candidato al vaccino nel Regno Unito, dopo una breve interruzione a causa di un caso di reazione negativa da parte di uno dei volontari sottoposti al test. Il ceo di Pfizer Albert Bourla, intanto, domenica scorsa ha detto che un vaccino contro il coronavirus potrebbe essere ampiamente distribuito negli Stati Uniti prima della fine del 2020.
“I vaccini per il Covid-19 vengono sviluppati a un ritmo rapido… nonostante la sostanziale incertezza. Detto questo, è molto probabile che almeno un vaccino otterrà l’approvazione della FDA questo autunno”, hanno predetto gli analisti di Goldman Sachs il mese scorso. L’azienda ha affermato che l’arrivo più rapido di un vaccino, con disponibilità di diffusione entro l’inizio del 2021, aumenterebbe ulteriormente le prospettive di ripresa economica.
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