fondo nazionale del turismo, cdp
Business

Un fondo di Cdp da 2 miliardi per rilanciare gli hotel storici italiani

fondo nazionale del turismo, cdp
shutterstock

“Da l’Italia per l’Italia”. Con queste parole, contenute in un video istituzionale, Cassa Depositi e Prestiti ha presentato il nuovo Fondo Nazionale del Turismo. Pronto a mobilitare fino a 2 miliardi di euro per “valorizzare gli alberghi storici e iconici italiani”. Questo nuovo fondo – come rivela la stessa Cdp nasce “con l’esigenza di risollevare uno dei settori chiave per l’economia italiana (visto che il turismo rappresenta il 13% del Pil e il 15% dell’occupazione)”, che, senza dubbio, è stato uno dei settori più colpiti da Covid-19.

Il Fondo Nazionale del Turismo – aggiunge Cdp – non fa altro che “ampliare la mission del già esistente Fondo Investimenti per il Turismo (FIT) (nato nel 2016 e attivo negli investimenti in asset immobiliari del settore ricettivo per la riqualificazione degli alberghi italiani): “i promuovere l’evoluzione del business model dei gestori alberghieri italiani”.

Fondo Nazionale del Turismo di Cdp: come funziona

Approvato dal consiglio di amministrazione di Cdp, su proposta dell’ad Fabrizio Palermo, Il Fondo Nazionale del Turismo si avvarrà del sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo (che contribuirà fino a 150 milioni di euro, attraverso un fondo istituito con il Decreto Rilancio) e si inserirà “nella più ampia strategia di CDP a supporto del settore, articolata su quattro pilastri”:

  1. Formazione: offerta di percorsi di alta formazione professionale per la crescita qualitativa dell’ospitalità Made in Italy. A dicembre 2019 CDP ha avviato, in collaborazione con Th Resorts e l’Università Ca’ Foscari, la Scuola Italiana di ospitalità, per formare la nuova classe manageriale nel settore del turismo;
  2. Innovazione: sviluppo di soluzioni e servizi innovativi. A gennaio 2020 CDP ha avviato il Fondo Nazionale Innovazione per il sostegno, attraverso il Venture Capital, alle imprese del settore. Il Fondo ha già finanziato 11 startup del comparto, nell’ambito della digitalizzazione dei processi operativi, del turismo sostenibile e dell’internazionalizzazione dell’offerta, con ulteriori progetti in via di approvazione;
  3. Consolidamento dei gestori: creazione di campioni nazionali nella gestione di strutture alberghiere, anche attraverso la leva dell’equity. Il Gruppo è già azionista di Th Resorts e Rocco Forte Hotels e ha contribuito in maniera decisiva alla loro crescita nel corso degli ultimi anni, portandoli oggi ad un livello di oltre 13.000 occupati diretti e indiretti, con importanti interventi nel Sud Italia;
  4. Valorizzazione degli asset immobiliari: acquisto e ammodernamento delle strutture alberghiere, promuovendo la separazione tra proprietà immobiliare e gestione alberghiera, per garantire adeguati investimenti ed elevati standard qualitativi. Nel corso degli ultimi anni CDP ha già acquisito 7 strutture ricettive per un investimento complessivo di 160 milioni di euro.

Inoltre, è importante precisare che “il Fondo Nazionale del Turismo” potrà concedere agli attuali proprietari un diritto di riacquisto da esercitare in un arco di tempo congruo rispetto alle stime di ripresa del mercato ricettivo internazionale. Ove possibile, infine, si promuoverà il reinvestimento dei proventi della vendita nell’attività di gestione, sostenendo l’occupazione e il miglioramento degli standard qualitativi delle catene alberghiere del Paese”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .

Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .