Articolo di Sarah Hansen apparso su Forbes.com
I prezzi del petrolio hanno continuato a scendere lunedì in mezzo a una recrudescenza del coronavirus e a rinnovati timori di lockdown che hanno il potenziale per annullare la domanda globale. Ecco cosa devi sapere.
ASPETTI PRINCIPALI
- Il greggio Brent, il benchmark internazionale, è sceso dello 0,8% a 37,61 dollari al barile lunedì mattina ed è sceso di circa il 10% nell’ultima settimana.
- Il WTI, il benchmark americano, è sceso dell’1,45% lunedì mattina a 35,27 $ ed è sceso di oltre l’8% nell’ultima settimana.
- Il mercato petrolifero sta ora registrando minimi alla pari delle perdite subite ad aprile, durante il peggiore dei due shock della domanda causati dalla pandemia e dalla guerra dei prezzi tra Arabia Saudita e Russia.
- Mentre il virus si diffonde negli Stati Uniti e in Europa, i timori che nuovi blocchi possano sopprimere la domanda di carburante e viaggi, proprio come hanno fatto in primavera, stanno facendo scendere i prezzi.
- L’incertezza sulle imminenti elezioni statunitensi sta anche spingendo alla cautela gli investitori nel petrolio e in altre asset class, mentre si preparano alla volatilità di prossima settimana.
- Oltre a queste preoccupazioni sulla domanda, la Libia sta aumentando la produzione, che inietterà più petrolio nel mercato e farà abbassare ulteriormente i prezzi.
CITAZIONE CRUCIALE
“I mercati petroliferi hanno continuato la loro spirale di declino lunedì mattina mentre l’Europa si prepara a un blocco più ampio per novembre, amplificando i timori che la domanda di petrolio diminuirà ancora una volta”, ha detto Mihir Kapadia, amministratore delegato di Sun Global Investments, in una nota riportata da MarketWatch.
NUMERI
Due dollari. Più della metà delle 140.000 stazioni di servizio negli Stati Uniti ora vendono gas per meno di $ 2 al gallone, ha riferito la CNN Business durante il fine settimana.
SCENARIO
L’industria petrolifera ha registrato due shock in primavera grazie a un’ondata precoce della pandemia di coronavirus, che ha decimato la domanda globale di carburante, e una guerra dei prezzi tra Russia e Arabia Saudita, in cui entrambi i Paesi hanno aumentato la produzione. L’effetto di entrambi questi fattori ha provocato un massiccio calo dei prezzi. I prezzi sono risaliti quando la domanda globale si è ripresa durante l’estate e sono terminati i rigidi blocchi. Anche l’Arabia Saudita e la Russia hanno accettato di tagliare la produzione nel tentativo di stabilizzare il mercato. Tuttavia, ciò non è stato sufficiente per riparare i danni negli Stati Uniti. Decine di compagnie petrolifere hanno dichiarato bancarotta, inclusa Chesapeake Energy. Secondo una recente analisi di S&P Global Market Intelligence, è probabile che tutti questi piccoli fallimenti stimolino un consolidamento in tutto il settore.
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