Articolo apparso sul numero di novembre 2020 di Forbes Italia. Abbonati.
Insight /paid program
I pagamenti digitali sono ormai la soluzione ideale per rispondere alle diverse esigenze legate alla smaterializzazione del contante e alla sempre maggior propensione da parte dei cittadini e delle imprese a voler snellire le procedure legate alle transazioni di denaro, facendole diventare più immediate e tracciabili. Basti pensare all’utilizzo massiccio nel periodo del lockdown che, di fatto, ha rappresentato solo un’accelerazione di un trend già in atto negli ultimi anni a cui le persone erano già abituate e all’utilizzo sempre crescente dei sistemi di pagamento digitale anche nel secondo semestre dell’anno.
La digitalizzazione oggi è ormai un dato di fatto, favorita anche dalle spinte annunciate dai governi che porteranno un ulteriore impulso, tuttavia è sempre l’usabilità dei nuovi servizi a fare la differenza e portare cittadini e imprese ad utilizzare sistemi di pagamento diversi dal contante. È in questo contesto che si inserisce PayDo, società fintech fondata nel 2016 da Donato Vadruccio, che con Plick ha creato una piattaforma di pagamenti digitali per supportare banche e istituti di pagamento di tutta Europa nell’offrire ai propri clienti, persone fisiche e aziende, una soluzione semplice che permette di effettuare pagamenti nel Vecchio Continente, anche massivi, e irrevocabili, senza limiti di importo tramite Whatsapp, sms o mail senza conoscere l’iban del beneficiario.
Una soluzione innovativa che non necessita di scaricare una app o effettuare registrazioni dove il pagamento parte direttamente dal conto del pagatore cliente di un istituto che adotta Plick, per raggiungere quello del beneficiario, chiunque in area Sepa, solo conoscendo il numero di telefono o la mail. Ma oggi la vera sfida non è solo ed esclusivamente un servizio di pagamento ad alto valore aggiunto ma una piattaforma che favorisca una reale digitalizzazione delle imprese, ossia in grado di ottimizzare i processi legati ai pagamenti delle società. Perché dietro ogni pagamento c’è una informativa, una comunicazione, un percorso burocratico che può essere snellito e reso immediato tramite la piattaforma tecnologica. Un flusso digitale che rende più semplice e veloce la gestione operativa delle pratiche.
Alcuni esempi? Una compagnia di assicurazione che deve effettuare pagamenti di sinistri oppure una società energetica o di credito al consumo che deve rimborsare i propri clienti, fino al pagamento degli stipendi in una unica soluzione. Plick consente di far convergere, ad esempio, tutti i processi di gestione di un pagamento in termini di comunicazione e informazione nei confronti del cliente fino al pagamento stesso, aprendo una relazione di valore tra cliente e impresa. I processi digitali vengono costruiti insieme alle società ascoltando le loro esigenze per poter fornire un sistema completamente personalizzabile anche con il logo, i colori della società. Agli aspetti grafici, ad esempio, si aggiunge la possibilità di modificare il testo delle comunicazioni, far viaggiare documentazione, far prendere visione di messaggi ad hoc, personalizzare i codici di sicurezza che certificano il rapporto tra pagatore e beneficiario e tanto altro ancora.
La piattaforma Plick di Paydo si fonda su una concreta convergenza di processi, ispirata alle logiche dell’open banking basata su Api e quindi facilmente integrabile e adattabile a dialogare con i sistemi degli istituti aderenti e qualsiasi gestionale, anche per restituire una rendicontazione in tempo reale. Infine, se si dovesse immaginare il futuro, le soluzioni di pagamento digitale come Plick rappresentano senza dubbio un’opportunità di efficientamento per le aziende, ma ancor di più sono parte attiva di un processo volto a creare un’industria sempre più sostenibile, paperless e inclusiva.
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