Warren Buffett
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Warren Buffett contro le Spac e Robinhood. E spunta il nome del suo successore alla guida della Berkshire Hathaway

Warren Buffett e il suo socio storico Charlie Munger non hanno deluso le aspettative di chi ha seguito il meeting degli azionisti di Berkshire Hathaway. I due luminari degli investimenti hanno brindato a conti positivi nel primo trimestre del 2021. E poi hanno sparato a zero su Spac e Robinhood, accostando rispettivamente a un killer che obbliga ad acquistare aziende con “una pistola puntata alla tempia” le prime e la celebre app a un “casinò” dove gli utenti fanno scommesse e non investimenti. Ma ciò che ha contribuito a rendere memorabile l’assemblea è stata la rivelazione, più o meno casuale, del nome del successore di Buffett alla guida di Berkshire quando questo deciderà di farsi da parte. Si tratta di uno degli attuali vicepresidenti, Gregory Edward Abel.

Come riporta Cnbc, il nome se lo è lasciato sfuggire il 97enne Munger, mentre stava rispondendo a una domanda sulla futura gestione della società. “Greg manterrà la cultura”, ha detto, mentre spiegava che il modo di fare le cose aziendale sarebbe sopravvissuto anche a lui e a Buffett. Una rivelazione forse voluta, magari involontaria, ma sta di fatto che si tratta di una notizia attesa perché di chi possa essere il successore di Buffett si parla da almeno 15 anni.

Buffett, per altro, è poi intervenuto sulla rivelazione del prossimo ceo: “I consiglieri sono concordi sul fatto che, se dovesse accadermi qualcosa stanotte, sarebbe Greg a prendere il comando domani mattina”. Quindi l’Oracolo ha detto che, se dovesse succedere qualcosa anche ad Abel, allora sarebbe Ajit Jain a prendere le redini di Berkshire. Entrambi sono stati elogiati e definiti “persone meravigliose da Buffett”, ma ciò che ha fatto propendere verso Abel è il fattore anagrafico. Abel, infatti, ha attualmente 59 anni, mentre Jain ne ha 69.

Abel e Jain sono stati entrambi promossi alla carica di vice presidente nel 2018. Più nel dettaglio, Abel è di nazionalità canadese, presidente e amministratore delegato di Berkshire Hathaway Energy e vicepresidente delle operazioni non assicurative.

L’assemblea di Berkshire è stata l’occasione anche per presentare i numeri del colosso, che si è lasciato alle spalle le secche del 2020 con un utile operativo di 7,018 miliardi nel primo trimestre, in crescita del 20% rispetto a 5,8 miliardi nello stesso periodo di un anno fa. 

Buffett – si accennava – si è dimostrato particolarmente in forma e si è scagliato contro alcune di quelle che lui definisce le mode del momento. A partire dal mondo delle Spac, veicoli d’investimento quotati che raccolgono denaro sui mercati da destinare all’acquisizione di una società target privata. Quest’ultime, infatti, hanno creato diversi miliardari nell’ultimo anno. Eppure Buffett le ha accostate a dei killer: “Le Spac in generale devono spendere i soldi in due anni”, ha detto, “se punti una pistola alla mia tempia e mi dici di acquistare un’azienda in due anni, sicuramente lo faccio”. Nei confronti delle Spac c’è una smania che, secondo lui, non potrà durare per sempre ed è figlia della pressione dei fondi di private equity.

La coppia Buffett-Munger si è poi scagliata contro Robinhood, l’app che permette a tutti – anche senza conoscenze – d’investire senza costi di commissione cofondata e guidata dal miliardario Vladimir Tenev. Dapprima Buffett l’ha equiparata alle scommesse, aggiungendo che questa app è solo un casinò in più sul mercato. Murger, invece, ci è andato ancora più pesante definendola qualcosa di “profondamente sbagliato” e aggiungendo che Berskshire non vuole fare soldi “vendendo roba nociva alla gente”. Munger infine non è stato più tenero nei confronti dei Bitcoin, addirittura bollati con una valuta utile a “rapitori” ed “estorsori”. 

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