Circa 40 miliardi di euro. È questa la cifra totale stanziata dal governo Draghi per il decreto sostegni bis, approvato nella giornata di ieri dal Consiglio dei Ministri. Ribattezzato ‘decreto imprese, lavoro, giovani e salute’, come dichiarato dallo stesso presidente del consiglio durante la conferenza stampa il nuovo provvedimento stanzia 15,4 miliardi di euro alle imprese e alle partite iva, oltre il 30% dei fondi previsti, 4,2 miliardi di euro per il mondo del lavoro e delle politiche sociali, 2,8 a tutela della salute, 1,9 a sostegno degli enti territoriali e 1,4 per la ricerca, la scuola e i giovani, a cui garantisce diversi incentivi per l’acquisto della prima casa.
Prende vita, inoltre, il “fondo ricerca per l’Italia”, con una dotazione iniziale di 50 milioni di euro per l’anno 2021 e di 150 milioni di euro a decorrere dall’anno 2022. “Con l’obiettivo di far rientrare nel nostro paese tutti quei ricercatori che sono stati costretti a trasferirsi all’estero”, rivela lo stesso Draghi. Il quale ha anche evidenziato che per andare incontro a una crescita costante saranno decisivi gli investimenti previsti dal recovery plan, anche detto Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Entrando nel dettaglio, il decreto sostegni bis interverrà su 7 principali linee di azione:
Sostegno alle imprese, all’economia e abbattimento dei costi fissi
Come evidenzia il comunicato diffuso dal governo, il decreto sostegni bis prevede un nuovo pacchetto di contributi a fondo perduto per i soggetti titolari di partita Iva che svolgono attività d’impresa, arte o professione, nonché per gli enti non commerciali e del terzo settore, senza più alcuna limitazione settoriale o vincolo di classificazione delle attività economiche interessate. Nel dettaglio:
Per il sostegno all’economia e l’abbattimento dei costi fissi delle imprese sono previste ulteriori misure:
Accesso al credito e liquidità delle imprese
L’obiettivo di queste misure, che prevedono uno stanziamento complessivo di circa 9 miliardi, è quello di garantire l’accesso al credito, sostenere la liquidità e incentivare la capitalizzazione delle imprese, attraverso l’estensione di misure in vigore e l’attuazione di nuovi interventi.
In particolare:
Tutela della salute
Con 2,8 miliardi di euro il decreto sostegni bis continua a rafforzare il sistema sanitario e la risposta alla pandemia. Sono previsti interventi per ridurre le liste di attesa per l’accesso alle prestazioni sanitarie e per l’erogazione di prestazioni specialistiche per il monitoraggio, la prevenzione e la diagnosi di eventuali complicanze dalla malattia del Covid-19.
Lavoro e politiche sociali
4,2 miliardi di euro a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori, delle persone in difficoltà economica e delle famiglie. E per l’introduzione di nuove misure volte ad accompagnare il mercato del lavoro nella fase di uscita dalla crisi pandemica. In particolare:
Sostegno agli enti territoriali
Degli 1,9 miliardi di euro previsti, 500 milioni saranno stanziati al trasporto pubblico locale e 100 milioni per compensare le minori entrate dell’imposta di soggiorno. Inoltre, è stato istituito un fondo da 500 milioni di euro per il percorso di risanamento dei Comuni in disavanzo strutturale.
Giovani, scuola e ricerca
Per i giovani, il sistema scolastico e la ricerca di base il governo stanzia risorse per 1,4 miliardi di euro per i giovani. In particolare, si amplia la platea dei giovani destinatari delle agevolazioni fiscali per l’acquisto della casa (esenzione dell’imposta sostitutiva su bollo e ipoteche), con un Isee fino a 40.000 euro. Si dispone il potenziamento del Fondo Gasparrini (Fondo di solidarietà per i mutui per l’acquisto per la prima casa) e del Fondo di Garanzia prima casa, portando la percentuale di copertura della garanzia dal 50 all’80 per cento. Inoltre, sono previste risorse per l’acquisto di beni e servizi finalizzati a contenere il rischio epidemiologico in vista dell’anno scolastico 2021-22, per l’adeguamento degli spazi e delle aule e per potenziare i centri estivi diurni.
Ricerca di base e sviluppo farmaci innovativi
Al fine di promuovere lo sviluppo della ricerca fondamentale, è istituito un apposito fondo, denominato “fondo ricerca per l’Italia”, con una dotazione iniziale di 50 milioni di euro per l’anno 2021 e di 150 milioni di euro a decorrere dall’anno 2022. L’assegnazione delle risorse avviene attraverso procedure competitive ispirate ai parametri dello European Research Council (ERC). Inoltre, si prevede un credito d’imposta nella misura del 20% dei costi sostenuti dal 1° giugno 2021 al 31 dicembre 2030 per le imprese che effettuano attività di ricerca e sviluppo per farmaci innovativi, inclusi i vaccini. Il beneficiario dell’aiuto dovrà impegnarsi a concedere licenze non esclusive a condizioni di mercato non discriminatorie a terzi nello Spazio economico europeo.
Misure di carattere settoriale
Ulteriori risorse sono state stanziate per sostenere attività economiche di settori specifici colpiti dalla pandemia, ad esempio i trasporti, la cultura, lo spettacolo e l’agricoltura. Per il settore aeroportuale e gli operatori nazionali sono previsti 400 milioni di euro; vengono incrementati i fondi per spettacolo, cinema e audiovisivo e a sostegno di istituzioni culturali e musei. Si introduce una indennità una tantum per i lavoratori del settore agricolo a tempo determinato e per i pescatori. Per i lavoratori stagionali dello spettacolo e dello sport che ne abbiano già usufruito è prevista una ulteriore indennità, che potrà essere richiesta anche da ulteriori categorie di lavoratori degli stessi settori.
Alitalia
Si incrementa di 200 milioni di euro per l’anno 2021 il fondo per il sostegno alle grandi imprese in difficoltà finanziaria. Inoltre, è concesso, per l’anno 2021, ad Alitalia – Società Aerea Italiana S.p.A. in amministrazione straordinaria – un finanziamento a titolo oneroso non superiore a 100 milioni di euro e della durata massima di sei mesi, da utilizzare per la continuità operativa e gestionale.
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