Il gruppo Amplifon lancia un piano in nome e per conto del benessere uditivo. Forse non a tutti è evidente, ma si tratta di una vera piaga sociale esasperata dall’uso massiccio di auricolari e cuffie che sono dominanti nella gestione della comunicazione mobile e minacciano concretamente la funzionalità del nostro udito.
Per questo Amplifon, presente con 11 mila punti vendita e in 26 Paesi del mondo, ha elaborato un piano straordinario nei prossimi tre anni sui temi della sostenibilità, che coniuga il modello di business con quello sociale e ambientale. Obiettivi ambiziosi e planetari, come superare le barriere e la stigmatizzazione legate alla cura dell’udito sensibilizzando ogni anno oltre 160 milioni di persone over 55. Ma anche facilitare l’accessibilità alla cura dell’udito per più persone possibili, offrendo test gratuiti e generando un risparmio totale di oltre 700 milioni di euro per clienti e prospects entro il 2023. Infine, promuovere soluzioni innovative e digitali raggiungendo almeno l’85% di penetrazione globale dell’esperienza di prodotto Amplifon nel mercato di riferimento dei vari Paesi entro il 2023.
Target misurabili e sulla carta coerenti con la strategia di business e in linea con gli obiettivi per lo sviluppo sostenibile (SDGs) dell’agenda 2030 delle Nazioni Unite che si traducono nella pubblicazione del primo Piano di Sostenibilità di Amplifon. Un piano che si focalizza anche sulla valorizzazione di tutti i dipendenti nel mondo, attraverso lo sviluppo dei talenti in termini di competenze, crescita professionale, coinvolgimento, oltre che sulla promozione delle pari opportunità. Sono inoltre previste iniziative che promuovono l’inclusione sociale fra le persone in situazioni di fragilità e marginalizzazione, e la sensibilizzazione dei più giovani sulla prevenzione e sul benessere uditivo, grazie a progetti ad alto valore sociale a favore delle generazioni future e della collettività. Un’attenzione particolare viene rivolta infine alla promozione di pratiche responsabili e sostenibili lungo la catena del valore e alla riduzione dell’impatto ambientale delle attività di business, ad esempio tramite la riduzione dell’utilizzo di batterie grazie all’uso di dispositivi acustici ricaricabili.
Più nel dettaglio, le azioni attivate si articolano a partire dall’ambito People empowerment, che punta a rafforzare le competenze di tutti i dipendenti assicurando almeno 3 giornate di formazione medie all’anno per tutto il personale, sia del back office sia di negozio a livello globale, con un accesso illimitato alla piattaforma di formazione e-learning. Ma anche supportare la crescita dei talenti all’interno della pipeline di successione affinché almeno il 40% del personale di back office e almeno il 25% del personale di negozio siano valutati per l’accesso ai ruoli chiave dell’azienda entro il 2023. C’è poi il piano di potenziamento del senso di appartenenza dei dipendenti con l’ambizione di ottenere una partecipazione alla global engagement survey di almeno l’85% con risposte positive sul livello di coinvolgimento da parte di almeno il 90% degli intervistati. E, infine, promuovere le pari opportunità a tutti i livelli assicurando una rappresentanza di genere sempre superiore al 50% tra il personale di back office globale e sempre superiore al 25% nelle posizioni di leadership. Il piano di impatto sulla comunità prevede di promuovere l’inclusione sociale supportando l’avvio delle attività della Fondazione Amplifon con un contributo di circa 3 milioni di euro fino al 2023, di diffondere una maggiore consapevolezza sull’ascolto responsabile e sulla prevenzione uditiva tra i giovani, estendendo il programma Listen Responsibly a nuovi Paesi con il coinvolgimento di almeno 40.000 studenti e 1.600 scuole in totale entro il 2023. Ma anche di sensibilizzare le comunità sull’impatto dell’inquinamento acustico sulla salute dell’udito attraverso la mappatura di almeno 20.000 misurazioni del rumore da parte di 6.000 persone in totale entro il 2023 grazie all’applicazione Listen Responsibly.
Nell’ambito ethical behavoir, ancora, si punta a promuovere criteri di sostenibilità nella gestione della catena di fornitura attraverso la definizione di una metrica di valutazione dei fornitori sulla base dei rischi ESG a livello globale. Quindi a limitare l’impatto ambientale delle attività di business incrementando l’utilizzo di energia elettrica rinnovabile certificata ad almeno il 70% dei consumi elettrici di uffici e negozi diretti, evitando così la relativa emissione di CO2. C’è poi il tema delle batterie, in un business come quello di Amplifon di particolare rilevanza, e quindi l’esigenza di ridurne l’uso delle batterie promuovendo l’utilizzo degli apparecchi acustici ricaricabili, evitando così l’utilizzo di oltre 200 milioni di batterie in totale entro il 2023.
Un impegno a tutto tondo, insomma, quasi un processo industriale parallelo: “La definizione del nostro primo Piano di Sostenibilità – conferma l’amministratore delegato di Amplifon, Enrico Vita – ci consente di mettere in pratica gli impegni definiti nella nostra Policy di Sostenibilità, grazie a obiettivi coerenti con la nostra strategia di business e allineati all’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile. Consapevoli del ruolo attivo che ricopriamo nella società e dell’importanza dell’ascolto di tutti i nostri stakeholder, siamo orgogliosi di intraprendere un percorso che ci porterà a perseguire obiettivi ambiziosi e significativi per la nostra crescita, fornendo allo stesso tempo un contributo tangibile per un futuro più inclusivo e sostenibile”.
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