La storia di Homepal
Partita come una storia di disintermediazione immobiliare, Homepal nel corso degli anni si è trasformata in una vera e propria agenzia immobiliare digitale, con il duplice obiettivo di digitalizzare la compravendita immobiliare – settore dove si registrano circa 600mila transazioni annue (di cui il 50% vengono concluse senza l’ausilio di un agente immobiliare) – e di fornire un supporto completo a tutti i suoi utenti, ad oggi 350mila. “Se prima la nostra piattaforma permetteva solo di fissare un appuntamento tra il venditore e il compratore, lasciando poi nelle loro mani tutto il processo successivo, con il passare del tempo ci siamo accorti che i nostri clienti avevano bisogno di essere supportati anche nelle restanti fasi dell’operazione: dalla negoziazione del prezzo, alla preparazione e alla verifica dei documenti, fino ad arrivare alla stesura della proposta d’acquisto, della stipula del contratto di compravendita e alla firma dello stesso. Diventando quindi un’azienda immobiliare digitale al 100%, ma con costi decisamente più convenienti”, racconta Regazzi. In quanto, se per il venditore non è prevista una commissione d’agenzia, per il compratore si attesta all’1,5% del prezzo d’acquisto. Molto conveniente, visto che per entrambe le parti si attesta mediamente al 3%.
Come funziona
Per il venditore
Lato acquirente, la ricerca dell’immobile può essere effettuata sia sul portale Homepal, sia su tutti gli altri portali online. Dove vengono inseriti quelli di maggior rilievo per Homepal. Individuata la possibile soluzione, può fissare l’appuntamento o in forma digitale o tramite il supporto del call center del portale stesso.
Uno degli aspetti più apprezzati dagli utenti è il motore di valutazione di Homepal, in quanto permette di fornire, in maniera totalmente indipendente e precisa, il prezzo più coerente di vendita. Avvalendosi di big data e di algoritmi di intelligenza artificiale, il motore oggettivizza il più possibile le informazioni che vengono introdotte. “Per dare un esempio, valuta quando è stato ristrutturato l’immobile, il contesto in cui si trova (se è una zona residenziale o commerciale), dove affaccia l’immobile (per capire l’orientamento, la silenziosità e la luminosità), oppure se è servito dai mezzi, se si trova vicino a scuole, supermercati e altri servizi”. Raccolte tutte queste informazioni, il motore crea un indice di qualità che applica al valore del database dell’Agenzia delle Entrate, che se non contestualizzato non è molto preciso e quindi poco utile. “Di solito fornisce un range di prezzo troppo ampio e non considera né i mercati in forte crescita, né la posizione dell’immobile all’interno di una specifica zona. Aspetto che inevitabilmente influisce sul prezzo”.
I numeri odierni
A oggi Homepal conta 80mila annunci pubblicati sul proprio portale sul tutto il territorio nazionale, circa 5mila appuntamenti al mese (di cui più del 50% vengono effettivamente realizzati) e una media di 90 transazioni al mese dal valore di 200mila euro, in linea con la media nazionale. E nonostante l’esplosione della pandemia, nel 2020 ha registrato un fatturato di 2,2 milioni di euro, in crescita del 30% rispetto al 2019, quando aveva già triplicato il giro d’affari del 2018. “Dopo il primo lockdown abbiamo visto una grande ripartenza, perché la pandemia ha chiarito ed esplicitato esigenze nuove, visto che abbiamo vissuto la casa 24 ore su 24. Non è un caso, quindi, se abbiamo visto impennare la richiesta di case con giardino. Senza dimenticare che sta prendendo sempre più campo la visita virtuale (lanciata il 2 marzo 2020), in quanto permette di fare una selezione a priori e di risparmiare del tempo, e che le agevolazioni previste dal decreto sostegni bis per i giovani under 36 potrebbero spingere sempre di più le transazioni”.
Gli obiettivi futuri di Homepal
Guardando al futuro, se nel 2021 l’obiettivo finanziario è chiudere il bilancio con un fatturato oltre i 3,5 milioni di euro, contestualmente intende, anche sulla base dell’aumento di capitale avvenuto tramite il crowd, di investire sempre più nel brand e nella riconoscibilità, attraverso pubblicità online e offline (come quella nei tram di Milano), di assumere nuovi digital agent (raddoppiando il numero dei componenti team entro la fine dell’anno) e di espandere sempre di più la sua attività. “Visto che siamo in una fase di scale-up vogliamo sempre di più continuare la nostra espansione nazionale e proiettarci anche al di fuori dell’Italia, magari anche grazie a nuove acquisizioni”, conclude Regazzi.
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