Oltre alla minaccia del Covid-19, gli atleti che parteciperanno ai Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo dovranno affrontare anche i pericoli del caldo estremo. L’aumento delle temperature nella capitale giapponese, spinto dai cambiamenti climatici, sembra destinate a rendere le Olimpiadi di quest’anno le più calde di sempre.
I fatti chiave
- Le Olimpiadi estive di quest’anno dovrebbero essere le più calde di sempre. Sono previste infatti, in media, temperature massime di circa 30 gradi Celsius.
- In combinazione con l’umidità soffocante di Tokyo, le condizioni, che hanno spinto il governo ad avvertire i residenti di non fare attività fisica all’aperto, compromettono le prestazioni e mettono a rischio gli atleti. Le minacce sono rappresentate da colpi di calore, disidratazione e ustioni, mentre, per i giocatori di beach volley, la sabbia potrebbe essere troppo calda per essere praticabile.
- Il problema non era imprevisto per gli organizzatori, che hanno preso la decisione di cambiare gli orari degli eventi e spostare la maratona e le gare di marcia fuori Tokyo nel tentativo di evitare il caldo. Il problema, però, sta diventando sempre più urgente per tutti gli eventi sportivi, poiché il cambiamento climatico provoca ovunque e inevitabilmente un aumento delle temperature.
- Al di fuori delle Olimpiadi, i principali tornei di tennis e calcio hanno dovuto mettere in atto politiche per proteggere i giocatori dalle alte temperature. Gare di triathlon e corse di cavalli sono stati cancellati negli Stati Uniti a causa delle ondate di caldo. E nel 2022 il più grande evento sportivo del mondo, la Coppa del Mondo di calcio, si terrà in stadi climatizzati per evitare le temperature tremende del Qatar.
- Gli effetti del cambiamento climatico non si limitano al caldo estremo. L’accorciamento delle stagioni invernali rappresenta una minaccia esistenziale per gli sport del ghiaccio e della neve. Gravi tifoni hanno portato alla cancellazione di diverse partite della Coppa del Mondo di rugby del 2019 e il fumo degli incendi ha interrotto numerosi eventi all’aperto negli Stati Uniti e in Australia.
Le parole del Cio
Il Comitato Olimpico Internazionale ha detto a Forbes che “prende molto sul serio le preoccupazioni sul caldo” e ha adottato una “ampia gamma di misure” per mitigare l’effetto della temperatura sugli atleti. Queste misure includono lo spostamento di gare di atletica e ciclismo più avanti nella giornata, la collocazione degli eventi equestri e di triathlon al mattino presto e il miglioramento dell’accesso all’ombra e all’acqua.
Il contesto
La Medical Association di Tokyo ha sottolineato che tenere i giochi a luglio e agosto era “un problema serio anche prima della pandemia di Covid-19”. Un rapporto della British Association for Sustainable Sport ha delineato la probabilità di prestazioni ridotte a causa del caldo. Le alte temperature si sono dimostrate un problema già prima della cerimonia d’apertura: tre vogatori sono stati curati per insolazione dopo un test event del 2019 e altri eventi sportivi in tutto il mondo stanno riscontrando problemi simili. Nella maratona dei Mondiali 2019 di Doha, in Qatar, si sono ritirati 28 concorrenti su 68, e uno di loro è stato portato via in ambulanza. La gara è iniziata a mezzanotte, nel tentativo di evitare le temperature estreme del Qatar.
Il numero
71mila. È questo il numero delle persone che hanno cercato cure di emergenza per il caldo tra giugno e settembre 2019 in Giappone. 118 sono morte. Un numero inferiore – 65mila casi e 112 decessi – si è verificato nello stesso periodo nel 2020, anche se meno persone erano esposte, a causa della pandemia.
Che cosa bisogna aspettarsi
Gli stadi raffreddati del Qatar per i Mondiali del 2022 daranno probabilmente un’idea di come potranno svolgersi, in futuro, gli eventi sportivi all’aperto durante la stagione calda. Soprattutto, permetteranno di capire se la tecnologia di raffreddamento è sia ecologica che efficace. L’evento dovrebbe essere a emissioni zero, così come – ha detto il Cio a Forbes – le prossime Olimpiadi estive e invernali. Quelle di Parigi 2024 dovrebbero essere le prime Olimpiadi “climaticamente positive”.
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