Leader

La manager che ha portato le politiche di inclusione e sostenibilità nel beauty

Articolo tratto dal numero di luglio 2021 di Forbes Italia. Abbonati!

Se avesse deciso di ascoltare gli altri, probabilmente Afsoon Neginy non sarebbe arrivata dove è oggi. Anche se è cresciuta in un ambiente familiare formato da tante donne, da bambina non le piaceva molto giocare con le bambole e odiava il rosa. Ha imparato a leggere un anno prima rispetto alla media e quando provava a immaginare la sua vita da adulta le veniva in mente una sola cosa: fare la regista. Anche se negli anni non ha sposato la passione per l’arte, ne ha comunque condiviso i valori entrando nel mondo della bellezza, “giusto compromesso tra scienza e creatività”, dove ha maturato un’esperienza di oltre 25 anni prima in Revlon come direttore divisione e direttore generale per l’Italia, poi in Agf88 Holding dove la manager di origini persiane è oggi chief operating officer business e membro del consiglio di amministrazione. 

Per il gruppo industriale di riferimento nel settore dell’hair & skin care Neginy si occupa in particolare di supervisionare tutte le attività legate allo sviluppo strategico del business: “L’aspetto che mi piace di più del mondo beauty è che si tratta di un settore creativo ma pur sempre tangibile; la sfida più interessante, ad esempio, è quella di riuscire a prevedere e anticipare i trend del momento interpretando i gusti dei consumatori”, dice. Siamo infatti persone molto diverse rispetto a un anno fa, complice la pandemia che ha cambiato le nostre abitudini e preferenze di acquisto, stravolgendo quella che oggi chiamiamo psicologia del consumo. “In primis, le persone sono molto più informate e meno disincantate, c’è un approccio olistico da parte dell’utente che adesso vuole conoscere l’intero ciclo di vita di un prodotto prima di acquistarlo; inoltre, oggi vogliamo identificarci coi valori di un’azienda, altrimenti non ci sentiamo rappresentati”.

Di questi valori, uno che le sta molto a cuore è quello della sostenibilità. Gli edifici industriali adottano infatti le più avanzate tecnologie per ridurre l’impatto ambientale: cinquemila metri quadrati di pannelli fotovoltaici di ultima generazione producono attualmente circa 520.662 kwh annui di energia pulita, a cui si affianca, nello stabilimento di San Martino di Lupari, l’utilizzo di fonti di energia elettrica rinnovabile al 100% provenienti da sole, vento, acqua e terra, per un risparmio complessivo annuo di 1.200 tonnellate di Co2 non emesse nell’atmosfera. Senza dimenticare la gestione dei rifiuti, spesso poco considerata dal comparto: con il suo reparto di soffiaggio interno l’azienda consente il recupero e il riciclo al 100% dei flaconi obsoleti per dar vita a nuovi elementi in plastica, riducendo in tal modo la produzione di materiali di scarto. Nello stabilimento di Sansepolcro, infine, oltre ai pannelli fotovoltaici c’è un impianto solare termico. “La sostenibilità è un tema in divenire: la difficoltà principale per un brand sta oggi nel saper comunicare i propri valori e mantenere le proprie promesse. Oggi è un principio sociale imprescindibile ma c’è ancora molta strada da fare; anche se sono di più le aziende a dotarsi di protocolli e linee guida, il problema sta poi nel compiere quelle promesse”. 

Una promessa che da quando è entrata in Agf88 Holding Afsoon Neginy non ha mai disatteso è quella verso l’empowerment femminile. Un’associazione che il gruppo Agf88 Holding appoggia da tempo è infatti Women 4 Beauty, realtà che ha lo scopo di incoraggiare la gender equity garantendo la realizzazione delle donne in ambito professionale. Un progetto che nasce dall’alleanza di dieci donne provenienti da ambienti differenti, che promuovono attività di formazione e informazione rivolte a far emergere il valore della donna nei contesti professionali. “L’osservazione nasce perché nel mondo della bellezza e della moda il numero di donne che vi lavorano è elevatissimo, pari a circa il 56%. Quando pensiamo invece alle posizioni apicali, questa percentuale si abbassa drasticamente e solo il 2% ricopre la carica di ceo mentre il 22% delle donne si trova nei consigli di amministrazione”. Per parlare di leadership femminile, oggi sono tante le cose che dovrebbero cambiare.

“Stephen Richards Covey, educatore, scrittore e uomo d’affari statunitense, diceva che la leadership è come un albero le cui radici rappresentano l’integrità mentre i rami i risultati”. In mezzo ci sono l’intento, la passione e le competenze. Il fatto, prosegue la manager, è che le donne sono sempre molto appassionate, ci mettono sempre il cuore e puntano molto sulla loro competenza, a volte troppo. Così, finisce che spesso non si sentono in grado di fare qualcosa perché non sufficientemente preparate. Ci sono diversi tipi di leader, spiega Neginy, ma se si è al vertice quello che conta è sviluppare il potenziale e il talento delle persone. “Proprio come fa un regista. In Italia si parla spesso del successo come di qualcosa predefinito, mentre in realtà è uno standard soggettivo. Per essere sostenibile, il successo deve fare del bene anche alla società. Ed è l’obiettivo che mi pongo quando decido di intraprendere nuove sfide professionali”. 

In questo senso, in Agf88 Holding valori quali diversity & inclusion si traducono ad esempio nella missione di favorire la formazione in ambito digitale e finanziario. Intanto, di progetti futuri Afsoon Neginy ne ha molti, a partire dalla scrittura di un libro dove raccontare la sua esperienza. “Aver lasciato il mio Paese a 18 anni non è stato semplice, con la mia storia, e le difficoltà che ho incontrato lungo il cammino, potrei di certo essere di ispirazione per molte donne”.

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