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L’Oms monitora la nuova variante Covid chiamata Mu: potrebbe essere più resistente ai vaccini

Questo articolo è apparso su Forbes.com a firma di Robert Hart

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato di aver identificato una nuova “variante di interesse” del coronavirus, denominata “Mu”, nota anche con il suo nome scientifico B.1.621. L’annuncio è nel suo aggiornamento settimanale sulla pandemia di martedì, dove avvertiva che sta diventando sempre più diffuso in Colombia ed Ecuador. E che mostrava segni di possibile resistenza ai vaccini.

  • Da quando la variante Mu è stata identificata per la prima volta in Colombia nel gennaio 2021, ci sono stati “rapporti sporadici” di casi ed epidemie in Sud America ed Europa, ha affermato l’Oms.
  • Mentre la diffusione globale della Mu tra i casi sequenziati di Covid-19 è scesa al di sotto dello 0,1%, l’Oms ha affermato che dall’altra parte è “costantemente aumentata” in Colombia ed Ecuador, dove è ora responsabile, rispettivamente, di circa il 39% e il 13% delle infezioni.
  • I rapporti sulla diffusione della variante dovrebbero essere “interpretati con la dovuta considerazione” data la bassa capacità di sequenziamento della maggior parte dei paesi, ha affermato l’agenzia.
  • La variante Mu ha una serie di mutazioni che suggeriscono che potrebbe essere più resistente ai vaccini, ha avvertito l’agenzia sanitaria. Ma ha affermato che sarebbero necessarie ulteriori ricerche per confermarlo.
  • I dati preliminari mostrano una ridotta efficacia dei vaccini “simile a quella osservata per la variante beta“, ha affermato l’OMS.

Background

Tutti i virus mutano nel tempo e la maggior parte delle mutazioni ha un impatto minimo o nullo sul comportamento del virus. L’Oms tuttavia tiene traccia delle “varianti di interesse”, quelle che hanno mutazioni “previste o note per influenzare le caratteristiche del virus” come la trasmissibilità, la resistenza ai vaccini e la gravità della malattia. La Mu è la quinta variante di interesse monitorata dall’Oms da marzo. Ci sono anche quattro “varianti preoccupanti” tracciate dall’agenzia sanitaria – alfa, beta, gamma e delta – che, oltre a soddisfare i criteri necessari per essere una variante di interesse, presentano anche problematiche più significative, come la riduzione dell’efficacia dei vaccini.

A cosa guardare

Mentre i paesi ricchi accumulano scorte limitate di vaccini per le campagne di richiamo, molte parti del mondo non hanno ancora avuto la possibilità di iniziare a vaccinare. La copertura vaccinale limitata e la rapida diffusione del coronavirus creano un ambiente ideale per l’emergere di nuove varianti del virus. L’OMS ha affermato che avrebbe monitorato “l’epidemiologia della variante Mu in Sud America, in particolare con la co-circolazione della variante delta, per i cambiamenti”.

In cifre

3.857. Ecco quante sequenze genomiche – campioni analizzati del virus prelevati da pazienti che possono essere utilizzati per monitorare come si muove attraverso la popolazione – su GISAID, un archivio genomico open source, sono state designate come “Mu” nelle ultime quattro settimane. La stragrande maggioranza di questi – 1.544 – è stata segnalata negli Stati Uniti, e anche Colombia (844), Messico (352) e Spagna (351) riportano un numero elevato di sequenze. Questa cifra sarà influenzata sia dalla capacità di sequenziamento, sia dalla sorveglianza e sia dal numero totale di casi in un’area.

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