L’accoglienza turistica e le nuove professioni relazionali che vi si collegano sono quanto di più dinamico e trasversale offra oggi il mondo del lavoro. Generare, aggiornare e consolidare le competenze in questo ambito, proprio nel momento in cui il Covid-19 ha accelerato la transizione del digitale a strumento di massa, significa cogliere le migliori opportunità e le intersezioni profonde in questo crocevia di cultura, tradizione e ospitalità che è il nostro Paese.
E ora anche di progettazione, così come proposto dal primo corso al mondo di alta formazione in “Welcoming design”. Nato dalla collaborazione tra UNO – Milano: “Università dell’Ospitalità” e il POLI.design del Politecnico di Milano, il corso è stato presentato il 23 settembre alla Villa Reale di Monza, con ricevimento a cura dello chef Matias Perdomo, e a cui hanno partecipato anche l’assessore e il direttore generale per l’Istruzione, Università, Ricerca, Innovazione e Semplificazione della Regione Lombardia, Fabrizio Sala e Gianni Bocchieri. “Non sono le istituzioni a inventare i mestieri, ma i giovani”, spiega l’assessore Fabrizio Sala, “I mestieri sono tanti e in evoluzione, c’è un bellissimo studio che spiega come i ragazzi che frequentano adesso la scuola primaria faranno al 65% un lavoro non ancora inventato. L’importante è saperli supportare e creare l’adeguata formazione per standardizzare i nuovi mestieri che si affacciano al mercato. In questo caso, la capacità di comunicare con gli altri, di creare l’empatia, di sapere accogliere e accompagnare le persone attraverso l’esperienza che stanno per vivere, costituiscono le competenze di uno dei mestieri che, come dicono i giovani, spacca e spaccherà in futuro”.
La nuova ospitalità e l’accoglienza italiana definiscono professioni ad alto valore aggiunto soprattutto in termini di personalizzazione e di cura dell’ospite, integrandoli in una logica di “design thinking” così come garantito dalle competenze del Politecnico di Milano. Il tutto per definire un corso d’eccellenza in grado di strutturare, in modo trasversale, competenze che vanno dalla Prossemica al Design dell’Esperienza, dalla PNL al Color Design, alternando momenti di lezione individuale e di gruppo ad attività ed esercitazioni pratiche. Stefano Scaroni, imprenditore, founder di UNO Srl e ideatore del progetto assieme a Paolo Vizzari, narratore gastronomico, e a Matias Perdomo, chef stellato di Contraste, ha spiegato che: “Il nuovo corso in Welcoming design risponde a un’esigenza specifica di cura e attenzione nei confronti delle necessità dell’ospite, dando grande importanza alla relazione con lui e combinando soft e hard skills con l’intenzione di formare junior manager che siano attenti non solo agli aspetti tecnici, ma anche a quelli più ampiamente culturali”.
L’idea, infatti, rivolta ai giovani che vogliano aprirsi alle professioni di un mondo in piena evoluzione, è quella di costruire competenze sociali in grado di migliorare l’esperienza degli ospiti che visitano in nostro Paese e le nostre strutture ricettive, sia in modalità fisica sia virtuale. La serata ha contribuito anche ad avviare un percorso di coinvolgimento rivolto a quelle aziende interessate al successo dell’offerta formativa di “Welcoming design” e ha visto l’assegnazione di honorary fellowship a personaggi di rilievo e riferimento per i valori e la filosofia del corso come Carlo Riva, presidente L’Abilità, associazione onlus che sviluppa e gestisce servizi e progetti innovativi per i bambini con disabilità e le loro famiglie nelle aree dell’accessibilità e dell’inclusione e Alessandro Pipero, considerato da molti il più grande maître d’Italia.
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